I quartieri fieristici di Parma ospitano, da sabato 25 febbraio a domenica 5 marzo, il Mercanteinfiera di Primavera, la grande mostra mercato di antiquariato, modernariato, orologeria e oggettistica. Come di consueto, alla kermesse sono abbinate due mostre collaterali, la prima intitolata "L’oro matto. La materia dei sogni", dedicata alla bigiotteria artistica; l'altra "Il mare sorride da lontano: dipinti, incisioni, manifesti e oggetti intorno all’immaginario del mare".
Mercanteinfiera si conferma un'esposizione ampia e articolata. I 45.000 metri quadrati di superficie espositiva accolgono infatti le proposte e le novità di 1.000 espositori presenti. Hanno confermato la loro presenza centinaia di buyer internazionali in arrivo da Stati Uniti, Francia, Germania, Argentina, Austria, Russia e Spagna.
Passeggiando tra gli stand si può viaggiare tra le meraviglie proposte dall'antiquariato più prezioso (troumeau, porcellane, ebanisteria settecentesca), di prestigiosa orologeria (Rolex, Audemars Piguet, Vacheron Constantin, ecc..), ma anche di arredi pop e di design e tra mille oggetto curiosi e stravaganti, come la sezione del melo di Shakespeare, e collezionismo vintage: ci sono oggetti iconici come i bauli Louis Vuitton, la kelly bag di Hermes e particolari borse-gioiello, veri e propri conversation pieces.
Tra gli oggetti più curiosi avvistati tra gli stand ci sono una rara carrozzina per bambino del ‘700 intarsiata in oro, trainata da capretta, appartenuta a un membro della casa reale austriaca. Oppure un cabinet della stessa epoca in pietre dure, marmi, e lapislazzuli di 2,20 metri che rapisce lo sguardo. Ma anche un vecchio telefono degli anni ‘70, intrappolato in un cubo di bachelite al fianco di una stravagante lampada dell’architetto statunitense Frank Lloyd Wright.
Il bijou è invece protagonista della bella collaterale “L'Oro Matto e il gioiello -fantasia nella prima metà del Novecento”, ospitata nel Padiglione 4. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore (unico del nostro Paese dedicato alla bigiotteria), è curata da Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, e da Letizia Frigerio, Direttrice del Museo, e costituisce un vero e proprio viaggio nella creatività e nel design, con oltre 100 pezzi realizzati in "placcato oro", in leghe metalliche, materiali plastici, paste di vetro, finto corallo, finti rubini, finti diamanti. Tutto finto, dove a brillare c'è però la precisione dell’esecuzione e la fantasia degli accostamenti. Un intreccio di stili e tecniche in un percorso in bilico tra moda, arte e design, che oltrepassa i confini dell’estetica restituendo, anche attraverso immagini e documenti dell’epoca, 60 anni di storia d’Italia.
Tutte le informazioni su http://mercanteinfiera.it/