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"T2: Trainspotting", nelle sale il sequel del film cult

Esce il 23 febbraio e porta nuovamente la firma del regista Danny Boyle. Stessi anche gli attori protagonisti, Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle

Finalmente nelle sale italiane, dal 23 febbraio, 21 anni dopo il fortunato cult originale, arriva "T2: Trainspotting". Il sequel, tra i più attesi dell'anno e sempre diretto da Danny Boyle, vede in scena anche gli stessi attori, Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle. Quattro amici, ora uomini, con più rughe e un nuovo vizio illegale: il porno.

E "Porno" è il titolo del romanzo di Irwine Welsh, già autore del best seller omonimo da cui era tratto l'originale, sul quale si basa l’adattamento della sceneggiatura di John Hodge. "Ci abbiamo messo tanto perché non c’era un buon testo. Soltanto un altro testo di Irvine Welsh (il romanzo “Porno”, pubblicato nel 2002) poteva essere all'altezza. Le sue storie sono assolutamente straordinarie. Avevamo bisogno di un testo perché John Hodge potesse fare un adattamento e finalmente produrre un secondo capitolo. Ma quando abbiamo avuto tra le mani il testo ho capito che eravamo pronti, che i 4 protagonisti erano pronti a tornare", ha detto Danny Boyle.

Renton, Sick Boy, Spud e Begbie, i quattro protagonisti di "Trainspotting" sono "cresciuti", hanno tutti circa 40 anni e passa e hanno ormai superato la fase di ribellione, che ha caratterizzato la loro precedente vita.Il carcere, la droga e le tante difficoltà incontrate li hanno plasmati.
Nel film originale la scena finale vede Renton in fuga dagli altri della banda con un malloppo di 16 mila sterline. Il sequel inizia proprio da lui, di ritorno a Edimburgo per non essere riuscito a dare un senso alla propria vita. Nemmeno gli altri ci sono riusciti e la loro relazione si "ricostruisce" tra diffidenze e rabbia, all'insegna di uno spietato realismo. E di tanta nostalgia.

E se venti anni prima trasgredire era un lusso che i quattro potevano permettersi con l'arroganza giovanile, adesso quel modo di vivere da "scappati di csa" per loro diventa sopravvivenza.

"Il copione era intelligente, personale ed emozionante e noi eravamo entusiasti di interpretare di nuovo questi personaggi. C'è qualcosa in loro che ci fa sentire di conoscerli, come se fossero nostri amici", ha detto McGregor a Reuters. Welsh ha invece fatto sapere di preferire questo secondo film, dichiarando: "Il primo è una grande corsa di energia e mostra alla gente un mondo che molti non sapevano che esistesse al tempo, mentre il secondo è molto più stratificato, più profondo".