"Barriere", Denzel Washington porta al cinema una pièce teatrale
Trasposizione su grande schermo della omonima opera teatrale che valse all’autore August Wilson il Premio Pulitzer nel 1987
Un recinto in cortile, per tenere a distanza "il diavolo", o più semplicemente cercare di proteggere una famiglia da dubbi, tentazioni, ferite, contrasti e sogni, è il simbolo di "Barriere" nuovo film di e con Denzel Washington. Vincitore di 1 Golden Globe e candidato a 4 premi Oscar, fra cui miglior film, miglior attore e attrice non protagonista, sarà nelle sale italiane dal 23 febbraio. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.
Denzel Washington ha già vinto due Oscar come attore, su sei nomination, con "Glory" (1990) e "Training Day" (2002). Ma questo film è particolarmente importante perché aveva già interpretato, sempre con Viola Davis, il testo nel 2010 a teatro: entrambi avevano vinto i premi Tony come migliori attori. Il dramma è stato scritto dal drammaturgo afroamericano August Wilson nel 1983 come parte del suo "Ciclo di Pittsburgh", che contavano 10 piece sulla vita quotidiana dell'America nera dal 1900 agli anni 90. Lo scrittore, scomparso nel 2005, si era sempre opposto ad adattamenti del suo lavoro che non fossero diretti da un regista afroamericano.
Le vicende del film sono ambientate negli anni 50. Il protagonista è Troy Maxson, 50enne pieno di vita, rabbia, e sogni abbandonati come quello del baseball per il quale aveva un grande talento. Troy lavora come operatore ecologico, è sposato con Rose, che ha rinunciato per il marito ai suoi desideri. L'uomo ha rapporti difficili con i figli, Lyons, musicista jazz spiantato, e Cory, talento del football, e si sente in colpa verso il fratello, il visionario Gabe, il cui ritardo mentale è stato causato da una ferita in guerra. A scatenare l'esplosione dei conflitti sarà una difficile confessione che Troy decide di fare alla moglie...
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