lo scandalo

Soldi pubblici alle dark room: le "Iene" accendono la polemica Unar

Dopo il servizio delle Iene scoppia la polemica: Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e M5s si muovono per un'interrogazione parlamentare.

Dopo l'ultima puntata delle "Iene" è finito nella bufera l'Unar, l'Ufficio anti discriminazioni razziali che fa parte del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. Un servizio avrebbe acceso i riflettori su un giro di prostituzione gay finanziato con fondi pubblici. L'Unar dovrebbe promuovere la parità tra i sessi e le razze e per realizzare questo obiettivo elargisce contributi anche ad associazioni no profit terze. Su segnalazione di un informatore, le Iene avrebbero scoperto che una di queste associazioni avrebbe ricevuto 55mila euro statali ma che invece - denunciano le Iene - di promuovere attività culturali sarebbe un "circolo per la prostituzione gay, con tanto di dark room".

Spano convocato dalla Boschi si dimette - Il direttore dell'Unar Francesco Spano, dopo la polemica scoppiato per il servizio de "Le Iene", è stato convocato a Palazzo Chigi dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. In questa sede ha quindi presentato le proprie dimissioni.

Palazzo Chigi: "Bando Unar sospeso" - "La Presidenza del Consiglio, per quanto non si ravvisino violazioni della procedura prevista e d'accordo con il dott. Spano, disporrà la sospensione in autotutela del Bando di assegnazione oggetto dell'inchiesta giornalistica, per effettuare le ulteriori opportune verifiche. I relativi fondi, comunque, non sono stati ancora erogati". E' quanto si legge in un comunicato di Palazzo Chigi sulle dimissioni del presidente dell'Unar.

Immediata la reazione del pubblico e della politica - L'indignazione si era accesa immediatamente tra i telespettatori ma anche tra deputati e senatori. Gli eletti del M5s hanno già annunciato in commissione Affari sociali di voler presentare un'interrogazione parlamentare: "È necessario un chiarimento del governo. Quello che emerge è uno scenario inquietante sul quale il sottosegretario Maria Elena Boschi deve dare immediate spiegazioni, anche al fine di chiarire se siano state compiute le opportune verifiche".

Dello stesso orientamento i leghisti e gli eletti in Forza Italia che stanno predisponendo un'interrogazione rivolta alla presidenza del Consiglio dei Ministri "per avere chiarezza sui costi e sulle spese dell'Unar, dal 2011 ad oggi, e per chiedere al Governo di disporne l'immediata chiusura". Questa la promessa dell'onorevole Paolo Grimoldi, Segretario e deputato della Lega.

"Il governo - prosegue sulla stessa linea il senatore di Forza Italia Lucio Malan - deve dare risposte su tutto questo. Presento oggi stesso una interrogazione sia sulla generalizzata attività dell'Unar al di fuori della legge, sull'attività del circolo in questione, sul fatto che secondo il servizio giornalistico il direttore dell'Unar sarebbe un un tesserato di detto circolo, nonché sulla collaborazione con il circolo intitolato a Mario Mieli, noto essenzialmente per un libro dove si teorizza e si esorta alla pedofilia dalla prima all'ultima pagina. Presenterò anche un esposto alla corte dei conti per il danno erariale creato da attività non conformi alla legge istitutiva dell'Unar al costo di diversi milioni all'anno. Voglio sperare, peraltro, che le autorità competenti si siano già mosse con ispezioni, poiché dal servizio appare chiaro che, oltre a tutto il resto, il circolo finanziato dall'Unar evade ogni obbligo fiscale".

Auspica la chiusura dell'ente erogatore dei fondi anche la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Chiediamo che il sedicente 'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali' della Presidenza del Consiglio dei Ministri venga chiuso oggi stesso. L'Italia non ha alcun bisogno di un 'ufficio' che con una mano finanzia un'associazione gay nei cui circoli si consumerebbero rapporti sessuali a pagamento e con l'altra scrive lettere ai parlamentari per censurare il loro pensiero. Non un euro in più delle tasse degli italiani deve essere buttato per pagare lo stipendio a dei signori, come il direttore dell'Unar Spano, che in evidente conflitto d'interessi assegnano decine di migliaia di euro di soldi pubblici ad associazioni di cui sono soci. Fratelli d'Italia presenterà oggi stesso un'interrogazione urgente al Governo per chiedere la chiusura immediata dell'UNAR e le dimissioni del suo direttore Spano".