Arturo Scotto dice addio a Sinistra Italiana, il soggetto che sta per nascere a Rimini, pronto a incoronare Nicola Fratoianni segretario. Nel Palacongressi che ha accolto con un'ovazione Michele Emiliano, reduce dall'assemblea Pd di Testaccio, sorge una nuova forza aperta al dialogo ma autonoma, attenta alle dinamiche del centrosinistra ma intransigente nel voler rappresentare chi non ha voce, gli esclusi, chi, come ricorda Fratoianni tra gli applausi, "non ha diritti e ha pagato di più il prezzo delle riforme neoliberiste".
Sinistra italiana, dunque, nasce, ma perde pezzi. Dialoga con la parte del Pd che è sull'orlo della scissione, ma di fatto ha dentro - e apparentemente sulla via dell'uscita - un partito nel partito che guarda proprio a quanti stanno per lasciare i dem di Matteo Renzi. Impostazione tutto sommato condivisa dall'attuale capogruppo Scotto, che, però, tra i fischi, spiega che per lui conta di più "la partita" del centrosinistra che "il partito".
Citando la metafora della sinistra arcipelago, proposta da Fabio Mussi, Scotto si dice "interessato a costruire ponti, non ad aggiungere un'altra isola". Al di là delle divisioni interne, alla seconda giornata delle assise di SI tiene banco l'abbraccio tra Michele Emiliano e Nichi Vendola e la visita della presidente della Camera Laura Boldrini, accolta con applausi e richiesta di selfie dai delegati.
"Mi sento parte della vostra storia", esordisce il governatore della Puglia, dal palco di Rimini. "Sono qui per garantire il mio impegno verso il ritorno del nuovo centrosinistra e per porre fine alla stagione delle grandi intese". Quindi, accantonate le vecchie ruggini, abbraccia il suo predecessore seduto in prima fila, politicamente ("Ho un grande debito nei tuoi confronti") ma soprattutto umanamente. "Voglio conoscere tuo figlio. Mi auguro che tu gli dica - conclude dal palco - che questo uomo, grande e grosso, che te ne ha combinate tante, per lui rimane Zio Michele".
Grande affetto anche nei confronti di Laura Boldrini, che martedì scorso era stata alla presentazione di Campo Progressista. "Penso sia doveroso da parte mia - spiega parlando alla stampa - fare il possibile per facilitare il dialogo delle tante anime della sinistra". Quindi, in riferimento seppur implicito allo scontro nel Pd, osserva che la scissione che a lei "fa più paura è quella delle persone dalla politica". "Mi auguro - aggiunge - che i partiti e le forze politiche capiscano la necessità di riavvicinarsi alle persone che non vanno più a votare o che votano per protesta e hanno bisogno di qualcosa in cui credere. Mi auguro che le forze progressiste riescano a riconquistare la fiducia di chi si è sentito tradito".