un mito generazionale

“ Occhio, c’è una Lambretta”

La mostra scambio di Novegro festeggia i 70 anni dell’AntiVespa

di Gigi Sironi

Ve lo ricordate il Cerutti Gino? Quello che gli amici del bar del Giambellino chiamavan drago… E’ lui che una notte monta in fretta su una Lambretta parcheggiata in una strada scusa fingendo di non aver paura. Mezzo secolo dopo quella ballata di giorgio Gaber la Lambretta Innocenti compie 70 anni e la Mostra scambio auto e moto d’epoca a Novegro fino a domenica 19 febbraio le ha dedicato una mostra tematica tutta da visitare…

La rivalità con la Vespa, le soluzioni diverse scelte per motore e telaio hanno sempre diviso in due gli appassionati: lo scooter made in Lambrate aveva il telaio fatto da un tubo con motore al centro, mentre la Vespa aveva il motore di lato, nasceva dall’ala di un aereo ed era più stilosa, ma nei dintorni di Milano tra vespisti e lambrettisti non c’era partita questi ultimi la spuntavano per velocità e prestazioni pure.

Storia e nostalgia insomma. Oggi percorrendo la tangenziale est è ancora possibile vedere i capannoni abbandonati dove sono state costruite milioni di Lambrette che hanno messo su due ruote e portato al loro posto di lavoro tanti operai. La paga media a quel tempo era di ventimila lire al mese e la prima Lambretta costava 156mila lire, 7 anni dopo per effetto del boom economico una Lambretta potevi portartela a casa con 112mila lire.

Due selle marroni, la versione economica senza scocche, quella sportiva con le righe nere. Ammirare le Lambrette esposte a Novegro per chi c’era sarà come ripercorrere un pezzo della sua gioventù e chi è arrivato dopo può farsi una cultura di come con poco si possa costruire un mezzo affidabile e pronto a tutto anche a fare il giro del mondo.