I malatri, soprattutto anziani, si fidavano di Michele Iaquinta, 63 anni, infermiere dell’ospedale Galliera, di Genova. L’uomo, incensurato, entrava in confidenza con i pazienti ricoverati, poi di nascosto sottraeva loro le chiavi e grazie al database dell’ospedale recuperava gli indirizzi di casa e altre informazioni a partire dalle condizioni di vita dell’anziano, se viveva solo o aveva qualche parente. Tutto questo per commettere dei furti insieme ad alcuni complici.
I complici in particolare Savatore Aiello ed Emanuele Moranda, entrambi pensionati e con denunce alle spalle per reati contro il patrimonio, si occupavano dei sopralluoghi e dei furti veri e propri. Saverio Nuvoletta, il quarto membro della gang, si occupava solitamente di fare il palo e di duplicare le chiavi. Prima di agire all’interno degli ospedali la banda, stando alle indagini, aveva già effettuato diversi furti dopo aver sottratto e duplicato le chiavi delle abitazioni che gli anziani lasciavano in auto prima di andare al mare in estate.
Di solito però le vittime non si accorgevano di nulla e al ritorno dalla spiaggia ritrovavano le chiavi al loro posto. L’infermiere è accusato anche di peculato perché avrebbe rubato medicinali dai reparti per poi rivenderli sottobanco. Oltre ai quattro arresti, i poliziotti hanno effettuato decine di perquisizioni a carico di altrettanti indagati per ricettazione. Recuperata anche parte della refurtiva e l’indagine non sarebbe ancora conclusa.