Tiziano Renzi, padre dell'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, è indagato dalla Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Consip, la centrale acquisti della Pubblica amministrazione. Tiziano Renzi avrebbe ricevuto un invito a comparire nel quale si ipotizza il reato di concorso in traffico di influenza. I pm di piazzale Clodio intendono interrogarlo a breve, forse già la prossima settimana.
Il procedimento all'attenzione dei pm romani è uno stralcio dell'inchiesta avviata a Napoli e inviata a Roma per competenza territoriale. Nell'inchiesta risultano indagati anche il ministro Luca Lotti, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana dei Carabinieri, il generale Emanuele Saltalamacchia. Nei loro confronti la Procura contesta i reati di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento.
Il reato di traffico di influenza, contestato a Tiziano Renzi in concorso con altri, è stato introdotto nel codice penale nel 2012. Mira a colpire anche il mediatore di un accordo corruttivo al fine di prevenire la corruzione stessa.
Tiziano Renzi: "La mia condotta è stata trasparente" - Tiziano Renzi ha commentato con una nota l'avviso di garanzia ricevuto. "Ho ricevuto questa mattina un avviso di garanzia dalla procura di Roma in cui si ipotizza 'il traffico di influenza'. Ammetto la mia ignoranza ma prima di stamattina neanche conoscevo l'esistenza di questo reato che comunque non ho commesso essendo la mia condotta assolutamente trasparente come i magistrati - cui va tutto il mio rispetto - potranno verificare. I miei nipoti sono già passati da una vicenda simile tre anni fa e devono sapere che il loro nonno è una persona perbene: il mio unico pensiero in queste ore è per loro".
Di Maio ritwitta Fico: "Renzi sapeva?" - Il "Padre di Renzi e il suo braccio destro Lotti indagati in inchiesta Consip. Renzi era a conoscenza del traffico di informazioni?". Lo ha affermato il vicepresidente M5s della Camera, Luigi Di Maio, ritwittando un post di Raffaele Fico sotto l'hashtag #RenziSapeva?
Delrio: "Spero in una rapida conclusione delle indagini" - Il ministro delle Infrastrutture e dei Traporti Graziano Delrio si augura che "le indagini vadano a una rapida conclusione e si possa stabilire la verità". "Non credo che si possa fare un dibattito su delle indagini, sarebbe un modo barbaro di procedere - ha continua nel corso della trasmissione "Piazzapulita" su La7 -. Le indagini si fanno per stabilire una colpevolezza o meno. Non diamo patenti di colpevolezza solo perché le persone ricevono un avviso di garanzia".