PIANISTA E COMPOSITORE

Jazz Meeting incontra Antonio Faraò

Il pianista e compositore presenta il suo nuovo lavoro "Eklektik"

di Giancarlo Bastianelli

Si intitola "Eklektik" il nuovo progetto discografico del pianista e compositore Antonio Faraò, pubblicato da Warner Music. Nella sua carriera il musicista ha collaborato con big del calibro di Richard Galliano, Toots Thielemans, Jack Dejohnette, Dave Liebman, Didier Lockwood, Branford Marsalis, Joe Lovano, Mina e molti altri. Antonio è stato nel 2015 tra i musicisti dell'"International Jazz Day" su invito di Herbie Hancock ha suonato con Al Jerreau recentemente scomparso, Wayne Shorter e Marcus Miller al Palazzo Unesco di Parigi. In tempi più recenti ha partecipato al disco del trombettista Franco Ambrosetti, progetto che vede la partecipazione di jazzisti di livello mondiale.

"Eklektik" è il concetto che va oltre la fusione degli elementi di stili e generi musicali differenti, come spesso accade nell’ambito del jazz. In "Eklektik" Antonio, gradito ospite questa settimana a "Jazz Meeting", abbandona momentaneamente l’ambito strettamente jazzistico e, insieme ad alcuni tra gli artisti più importanti che arrivano da mondi diversi: Marcus Miller, Snoop Dogg, Bireli Lagrene, Manù Katchè, ha saputo creare un album pregno di passione, suoni, sapori che da anni non si sentiva uscire dal territorio artistico Italiano.

E' un progetto che in realtà e nato diversi anni fa, Spiega Faraò, e che era rimasto nel cassetto fino a quando ho deciso di riprenderlo, tornando a lavorarci e attualizzando il suono. Il titolo del progetto "Eklektik" sta a significare la sua ampiezza con dei limiti che vanno oltre il jazz, attraversando il drum 'n bass e il funky, cercando di mescolare i generi, ma mantenendo la coerenza tra i brani, il disco ha un suo suono peculiare c'è una logica nell'album è stato realizzato complessivamente in un anno e mezzo e posso dire che c'è un gran lavoro dietro.

Il piano continua comunque ad avere un ruolo centrale...
l suono dominante è quello del piano acustico ma anche del piano elettrico, in "Eklektik" suono anche le tastiere ed il sintetizzatore, nell'album troviamo anche dal punto di vista dell'utilizzo delle tastiere qualcosa di nuovo rispetto al passato, anche se il piano acustico ed elettrico restano predominanti, questo anche per mantenere una coerenza, dal momento che sono prima di tutto un pianista. L'idea del disco è anche quella di spaziare tra i vari generi, partendo dal jazz, per dare vita un progetto diverso rispetto ai miei precedenti, che già dal titolo dimostra l'eclettismo che è proprio del jazz.

Molti i grandi musicisti nel progetto: Marcus Miller a Snoop Dogg poi Bireli Lagrene e Manù Katchè...
Ognuno di loro mi ha dato un "feeling" diverso; tra l'altro Snoop Dogg ha anche collaborato con Marcus Miller, quindi questi artisti non sono poi così lontani tra loro, ma anzi si adattano ai progetti musicali più diversi come Manù Katchè, batterista straordinario, con collaborazioni che vanno da Peter Gabriel a Jan Garbarek. "Eklektik" vuole raggiungere diversi tipi di pubblico per avvicinare persone che non frequentano il jazz e vogliono avvicinarsi a questo stile. Anche nel pezzo più commerciale del disco c'è una vena jazz.

"Eklektik" sarà presentato il prossimo 2 marzo al Masada di Milano.