SUL PALCO CON "LA LUPA"

Alessandro Mario: "A teatro ogni giorno ricomincio da zero"

L'attore, protagonista sul palco ne "La Lupa", si racconta a Tgcom24

di Santo Pirrotta

In tv era il bel Marco Della Rocca, il pilota di rally di "Centovetrine", al cinema ha recitato al fianco del candidato all'Oscar David Strathairn, a teatro è sul palco con Lina Sastri. Alessandro Mario sceglie sempre la professionalità. Ha appena debuttato al teatro Massimo di Palermo con "La Lupa" di Verga, in cui lui recita il ruolo del protagonista passionale Nanni Lasca: "A teatro ogni giorno ricomincio da zero", racconta a Tgcom24.

Alessandro parlaci del tuo ruolo a teatro...
E' la storia di una donna siciliana solitaria, che non ha un compagno, ha solo una figlia giovane ed è additata dal paese. Una donna con gli occhi di fuoco, ha un rapporto con i maschi abbastanza estroverso per l'epoca, adocchia quest'uomo siciliano, un bel giovane, se ne innamora e pur di averlo vicino gli offre in moglie la figlia. Lui accetta ma si scatena il dramma, perché è attratto dalla Lupa.. fino a quando non si arriva alla tragedia.

Cosa significa per te recitare sullo stesso palco della Sastri?
Lina è una grande attrice, con una energia molto forte e una personalità che travolge... E' una artista intensa, che mi ha fatto scattare tanto impegno, lo stesso credo. Ci sono duetti continui con lei sul palco, è molto vera, e sono pochi gli attori che come lei mantengono la naturalezza e arrivano fino all'ultima fila.

Le musiche sono di Battiato...
Arrangiamenti musicali bellissimi. Come il famoso canto siciliano 'Garofano Pomposo', che ha reso modernissimo. E' uno dei momenti più emozionanti dello spettacolo.

Cosa ti ha lasciato Centovetrine?
Ho un ricordo bellissimo, mi ha dato una popolarità enorme. Ancora adesso la gente viene a teatro e mi ricorda questo personaggio, che era molto vicino a me. E' una esperienza bellissima che si è conclusa ma è giusto così, perché bisogna crescere...


A proposito di crescita, al cinema, in 'No God, No Master' di Terry Green in cui vesti i panni di Bartolomeo Vanzetti, hai recitato con attori molto importanti, che ricordi hai di quell'esperienza?  
Negli Stati Uniti la prima cosa che mi hanno fatto fare è il discorso di Vanzetti, e non sapevo che c'era anche il regista mimetizzato in sala tra le comparse. L'ho visto, per fortuna non mi sono terrorizzato ma ispirato...

Tra cinema, tv, teatro, cosa preferisci?
Sono un po' volubile e dipende da quello che sto facendo. Il teatro è il top. Ogni giorno si ricomincia da zero, conosci sempre di più il personaggio, capisci alcune cose di più anche di te. C'è una escalation che dura nel tempo. E' l'arte del presente e io me lo gusto.   

Nuovi progetti?
C'è una storia ambientata all'estero, tra dramma ed erotismo ma non posso dire di più. E poi presto andrà in onda 'Sacrificio D'Amore', una nuova fiction Mediaset, dove vestirò, di nuovo, i panni di un siciliano.