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Napoli, suicida per video hot: sbloccato l’iPhone di Tiziana Cantone

I carabinieri sono riusciti ad accedere ai contenuti del cellulare, "scardinato" con lo stesso sistema utilizzato dall'Fbi per il telefonino del killer di San Bernardino

I carabinieri hanno sbloccato l'iPhone di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli morta suicida perché non sopportava più la gogna pubblica per alcuni video hot diffusi in Rete. Tra i contenuti ritrovati figurano anche alcuni messaggi vocali registrati dalla giovane prima di morire. Già a ottobre la Procura aveva chiesto alla Apple lo sblocco del cellulare, avvenuto poi grazie a un "trucco" informatico identico a quello utilizzato dall'Fbi per l'iPhone del killer di San Bernardino.

I militari sperano in questo modo di dare la volta definitiva alle indagini sulla morte della 31enne campana. Il principale indiziato per istigazione al suicidio è sempre l'ex fidanzato di Tiziana, Sergio Di Palo. Poco prima di compiere il tragico gesto, Tiziana aveva spento il cellulare per "blindare" per sempre tutte le prove della sua vergogna.

Messaggi e telefonate - Come riporta Il Mattino, i militari della sesta sezione telematica del comando di Napoli sono riusciti sbloccare l'iPhone della giovane senza attivare la funzione di sicurezza di iOS che avrebbe cancellato tutti i dati dopo dieci tentativi errati. Gli inquirenti hanno dunque avuto accesso alle telefonate effettuate dalla Cantone prima di suicidarsi, ai messaggi con due ex fidanzati: in una conversazione Di Palo si sarebbe rivolto a lei con una battuta triviale durante una lite, mentre in un altro scambio di sms Tiziana si sarebbe sfogata con un altro ex fidanzato, precedente alla storia con Sergio.

Procuratore: ci aspettiamo una svolta - "Ci aspettiamo sviluppi, speriamo importanti, dallo sblocco del cellulare di Tiziana Cantone". Così il procuratore di Napoli Nord Francesco Greco. "Alcune settimane fa - prosegue Greco - avevamo deciso di non dar seguito alla rogatoria internazionale da inviare all'autorità americana affinché costringesse la Apple a sbloccare l'iPhone di Tiziana, perché avrebbe allungato di molto di tempi; grazie ai carabinieri abbiamo aggirato l'ostacolo. Nei mesi scorsi eravamo già entrati in possesso del back up dei messaggi dell'iPhone, ma risaliva ad alcuni mesi prima della sua morte; lo avevamo sequestrato al consulente informatico Mirko Rivola incaricato da Tiziana nella causa civile intentata contro i siti che avevano pubblicato i video. Ora, però, potremmo avere un quadro completo". "Non conosciamo ancora i contenuti dei messaggi - spiega Greco - il nostro consulente è al lavoro. E' probabile però che Tiziana abbia avuto contatti, prima di togliersi la vita, con varie persone a lei vicine".

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