IL CASO LIBERO

Titolo contro Raggi, Grasso: Feltri le chieda scusa

Il Movimento 5 stelle insorge, condanna anche dal presidente dell'Ordine dei giornalisti: "E' un imbecille". Feltri replica: "Quando ci fu lo stesso titolo per Ruby, nessuno disse nulla"

E' bufera sul titolo sessista di "Libero" su Virginia Raggi ("Patata bollente", con foto del sindaco di Roma). Dopo le dure razioni bipartisan, il Direttore editoriale del quotidiano Vittorio Feltri ha commentato: "Stesso titolo in passato con Ruby, ma nessuno disse nulla". Il presidente del Senato Pietro Grasso: "Bene che adesso ci sia maggior indignazione". "Offesa a donne e uomini, ora risarcimento", ha scritto in serata la Raggi su Facebook.

Pietro Grasso: "Feltri si scusi. Ora più indignazione? E' segnale di civiltà" - "Libero sì ma non di insultare volgarmente con allusioni oscene. Vittorio Feltri chieda scusa a Virginia Raggi": questa la dura presa di posizione del Presidente del Senato, Pietro Grasso, che dopo l'autodifesa di Feltri ("In passato, con Ruby, nessuno protestò") ha utilizzato Facebook per ribattere: "Leggo che Feltri sostiene che in pochi criticarono Libero quando, 5 anni fa, utilizzò le stesse parole in relazione a Ruby. All'epoca ero Procuratore nazionale antimafia e, pertanto, mi occupavo di altro, sebbene trovai quel linguaggio egualmente inappropriato. Al di là del caso odierno vorrei però sottoporvi una riflessioni più ampia. Credo che l'indignazione di oggi sia un bel segnale, significa che, almeno su questo, siamo migliori di allora: più civili e più sensibili".

Presidente Ordine giornalisti: "Libero disgustoso su Raggi" - "Trovo disgustoso quel che appare oggi su Libero, riferito allusivamente alla vita privata di Virginia Raggi. Debbono essermi sfuggite le reazioni delle signore che insorgono indignate quando si ironizza o si fanno battute volgari sulle donne. Attendo di vedere che vincerà il premio "l'imbecille di turno" considerando questa mia dichiarazione un attacco alla libertà di stampa". Lo ha affermato in una dichiarazione il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino.

Virginia Raggi: offesa a uomini e donne - "C'è un retro-pensiero che offende non solo me ma tante donne e tanti uomini. Voglio svelare un segreto a questi fini intellettuali: un sindaco puo' essere anche donna!". Così su Facebook la sindaca Virginia Raggi sulla prima pagina di Libero. "Ringrazio tutti coloro, donne e uomini, che oggi mi hanno manifestato la loro solidarieta'. Ah, dimenticavo. Quando chiederò il risarcimento per diffamazione - ovviamente, lo farò - aggiungerò anche 1,50 euro che ho speso per comprare per la prima e ultima volta questo giornale".

Grillo: "Massima solidarietà a Raggi, siamo tutti con te" - "Ecco l'informazione italiana". Così il titolo di un post sul blog di Beppe Grillo, che si riferisce al titolo "Patata bollente" dedicato a Raggi, in prima sul quotidiano di oggi. Nel testo del post viene indicato il direttore responsabile Pietro Senaldi e il direttore editoriale Vittorio Feltri, con il link ai loro account Twitter e l'indicazione "scrivigli su Twitter". "Libero Quotidiano nel 2016 ha perso il 16,3% dei suoi lettori rispetto al 2015. Il 2017 è appena iniziato", chiude il leader M5s.

M5S contro Libero: toccato fondo, ci sia levata scudi - "Non so se sia sessismo o semplice idiozia, in ogni caso mi fa schifo. La mia solidarietà a Virginia Raggi. La stampa ha superato ogni limite", attacca Luigi Di Maio mentre Danilo Toninelli, in un tweet, scrive: "forza Virginia. I giornaloni hanno toccato il fondo. Prova che sei sulla strada giusta. Ora ci attendiamo una levata di scudi da Boldrini in giù".

Feltri: "Quando ci fu lo stesso titolo per Ruby, nessuno disse nulla" - "Sei anni fa, il 15 gennaio del 2011, Libero uscì con il titolo 'Patata bollente', dedicato a Ruby Rubacuori. Nessuno disse niente. Pensa che Iacopino che era già presidente dell'Odg non ebbe nessuna parola. Oggi per Virginia Raggi è successo il finimondo. Questa è la prova dello strabismo di chi giudica la stampa e persino del direttore dell'ordine. Anche Berlusconi veniva insultato: Nano, Caimano, nessuno ha mai detto niente". Lo ha detto Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, commentando le polemiche sul titolo di un articolo su Virginia Raggi.

Santanchè: "Nessuno scandalo, non vedo sessismo" - A difendere la prima pagina del quotidiano è invece la deputata di Forza Italia Daniela Santanchè: "Mi stupisce che faccia così tanto notizia questo titolo. Noi donne di centrodestra ne abbiamo subite di ogni in questi anni di questi titoli e fotografie, non mi è sembrato che ci sia stato tutto questo scalpore". "Il titolo 'Patata bollente' non mi scandalizza - ha aggiunto - non ci vedo riferimenti sessisti. Per me patata bollente vuol dire guaio, qualcosa che ti cade sopra la testa. Se un giornale come L'Unita' avesse fatto un titolo così su di me? Non sarebbe successo nulla, io me ne sarei fottuta. Il titolo è azzeccato, è una bella patata bollente per la Raggi".

Taverna: "Ho criticato Virginia, oggi solidale: Feltri testa di c..." - "Molte volte sono stata critica nei confronti di Virginia ed in più situazioni abbiamo avuto aspri confronti, ma oggi davanti alla prima pagina del quotidiano Libero e dopo la lettura dello scandaloso articolo di Feltri, non posso fare a meno di mostrare solidarietà a Virginia semplicemente come donna". Lo scrive la senatrice romana Paola Taverna su Fb dove si rivolge al direttore di Libero: "Vede dottor Feltri con un semplice parallelismo sarebbe facile alla sua definizione del sindaco di Roma come 'patata bollente' accostare per lei 'gran testa di cazzo' ma non mi abbasso a tanto. Sarà un piacere rivestire con il suo giornale il fondo del mio secchio della spazzatura in attesa che la sua testata sparisca insieme a tante altre".

Orfini (Pd): Pagina Libero fa semplicemente schifo - "Questa prima pagina fa semplicemente schifo. Solidarietà a Virginia Raggi". Così su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini.