La liquirizia ci è familiare fin da quando siamo bambini, anche se di solito la associamo alle simpatiche caramelle di colore nero e dal sapore intenso. Man mano che si diventa grandi cominciamo ad apprezzarla anche per le tisane e per gli ottimi liquori che se ne possono ricavare. Ora se ne sta affermando l’uso anche in cosmetica, soprattutto nella cura della salute e della bellezza della pelle.
La liquirizia è una pianta erbacea che può raggiungere l’altezza di un metro e che ha il nome botanico di Glycyrrhiza glabra: Sono preziose le sue radici, utilizzate dopo essere state essiccate. Le sue virtù medicamentose sono note fin dai tempi antichi: i medici cinesi la utilizzavano già 5mila anni fa per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari. In Europa, invece, ha cominciato ad essere utilizzata dalla medicina greca, ma si è diffusa solo a partire dal XV secolo, grazie al lavoro dei frati domenicani.
Il principio attivo più importante è la glicirrizina, grazie al quale esercita un'azione antinfiammatoria e antivirale. In cosmetica la liquirizia si utilizza sfruttando le virtù cicatrizzanti e lenitive dell’acido B-Glicirretico. L’estratto di liquirizia è anche capace di schiarire le zone della pelle in cui si riscontra una iper pigmentazione, perché limita la produzione di melanina: è quindi efficace nel trattamento delle macchie cutanee e nel lenire gli effetti di una scottatura solare. Sono conosciuti anche gli effetti cicatrizzanti che la rendono indicata nel trattamento di acne e brufoli, ma anche di malattie più importanti come la psoriasi, eczemi e dermatiti. Studi recenti hanno anche dimostrato che è molto utile per combattere le rughe, in particolare quelle causate dal foto invecchiamento a seguito delle eccessive esposizioni ai raggi solari.
Esistono in commercio numerosi prodotti, come creme e lozioni per uso esterno, che sfruttano le sue proprietà lenitive, protettive e antibatteriche, particolarmente indicati per le epidermidi più sensibili e per quelle dei bambini. La liquirizia va invece evitata in gravidanza perche può presentare alcuni effetti collaterali da prendere in seria considerazione e ne sconsigliano il consumo in grande quantità.
La liquirizia richiede cautela soprattutto a chi soffre di ipertensione, di insufficienza renale o epatica: i suoi principi attivi, possono infatti aumentare la concentrazione di sodio nel sangue e ridurre i livelli di potassio: il suo consumo eccessivo può essere causa di edemi e di mal di testa.
Sotto forma di tisana è utile invece per combattere ansia e stress: un tè o un infuso alla liquirizia ha un riconosciuto effetto rilassante e anti insonnia, mentre masticare un bastoncino di liquirizia è un aiuto per chi soffre di alitosi. Ultimo, ma non meno importante, alla liquirizia viene riconosciuto un effetto afrodisiaco, in particolare sulle donne, grazie al suo profumo.