DAL PAPILLOMA ALL'HIV

Malattie sessuali, quasi 3 ragazzi su 10 non temono le infezioni

Il 17% pensa erroneamente che la pillola possa prevenirle. A non "fare paura" sono anche virus e patologie gravi come papilloma, clamidia, epatite B e Aids

In Italia i giovani, soprattutto i millennial (nati tra il 1980 ed il 2000, ndr), si proteggono da gravidanze indesiderate ma molto meno da infezioni trasmesse sessualmente. Quasi tre ragazzi su dieci non temono infatti malattie come papilloma virus, clamidia, epatite B, Hiv e molte altre. E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis e presentata al Senato. I dati evidenziano che il 43,5% dei ragazzi tra i 12 e i 24 anni ha già avuto rapporti sessuali completi.

Secondo il report, intitolato "Conoscenza e prevenzione del Papillomavirus e delle patologie sessualmente trasmesse tra i giovani in Italia", il 92,9% di chi ha avuto rapporti sessuali completi dichiara di stare sempre attento per evitare gravidanze. Una quota molto inferiore, ovvero il 74,5%, si protegge con altrettanta costanza per evitare infezioni a trasmissione sessuale, mentre il 19,5% lo fa raramente e il 6% mai.

Giovani poco (e male) informati - "I dati indicano che quasi tre ragazzi su dieci - spiega Ketty Vaccaro, responsabile dell'area Welfare e Salute del Censis - non temono infezioni sessuali, un dato non rassicurante che mostra eccessiva tranquillità e disinformazione nell'affrontare il tema". Dicono di conoscere le malattie sessualmente trasmesse, aggiunge, "ma la maggior parte le assimila all'Aids". Tra chi non si protegge, la metà ritiene che queste malattie si possano contrarre solo attraverso rapporti con prostitute.

"C'è molta confusione" - C'è inoltre, nota l'esperta, "confusione tra contraccezione e prevenzione". Il 70,7% usa infatti il profilattico come strumento di prevenzione contro le infezioni sessuali, ma il 17,6% colloca erroneamente la pillola tra gli strumenti di prevenzione piuttosto che tra i mezzi di contraccezione.

Finisce mito sessualità precoce, primo rapporto a 17 anni - Dal report emerge poi che la sessualità precoce, tra i giovanissimi italiani, sembra un mito ormai superato. Il primo rapporto sessuale completo infatti lo hanno in media intorno ai 17 anni, mentre solo il 19,8% dichiara di averlo fatto prima dei 16 anni. Inoltre, rispetto agli anni passati, c'è un recupero del gap tra ragazzi e ragazze: l'età della prima volta è infatti molto simile, ovvero di 17,5 anni per maschi e 17,3 per le femmine.