Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, firmò la delibera che il 9 agosto determinò la promozione di Salvatore Romeo. Per questo ora è indagata in concorso con l'ex capo della sua segreteria politica. A Romeo fu inoltre triplicato lo stipendio. Oltre alla nomina di Romeo fu decisa, tra le altre, anche quella di Andrea Mazzillo, assessore al Bilancio.
Alla giunta, presieduta dal sindaco Virginia Raggi, presero parte gli assessori Baldassarre, Berdini, Marzano, Meleo, Minenna e Muraro. Oltre alla nomina di Romeo fu decisa, tra le altre, anche quella di Andrea Mazzillo, assessore al bilancio.
Nella deliberazione di fatto si indicava la mansione di Romeo, "attività di supporto nell'ambito dell'Ufficio di diretta collaborazione della sindaca", e anche lo stipendio che non veniva indicato però in maniera diretta, ovvero con una cifra, ma riferendosi al "trattamento economico lordo, parametrato a quello dirigenziale terza fascia di retribuzione" legato al Contratto integrativo dei dirigenti di Roma Capitale. Una dicitura poco comprensibile ma che di fatto triplicava l'emolumento di Romeo.
Di fatto lo stipendio non viene indicato esplicitamente, ma attraverso riferimenti legislativi, non rendendo immediatamente deducibile la somma. Inoltre l'atto non venne passato al vaglio del Gabinetto per verificarne la legittimità. Questo sostanzierebbe il presunto l'abuso contestato a Raggi e Romeo.