I genitori di Fabio Di Lello sapevano di avere un figlio che non riusciva a riprendersi dalla morte della moglie Roberta, morta in un incidente stradale a Vasto provocato dal 21enne Italo D'Elisa. Intanto sul fronte delle indagini, la procura procede per omicidio volontario con premeditazione: vuole verificare se il giorno dell'omicidio Di Lello abbia avuto un complice, qualcuno che lo abbia avvertito della presenza di D'Elisa al bar.
Lunedì è previsto l'incidente probatorio sul computer e sui tabulati telefonici di Di Lello. Il presunto istigatore rischia il concorso in omicidio.
"Due giorni prima del delitto avevo chiesto che fosse ricoverato - racconta la madre - ma la dottoressa mi ha detto che era possibile solo se lo chiedeva lui. Roberta era incinta, volevano annunciarlo il 2 luglio, pare che la giovane coppia avesse preparato una festa per dirlo a tutti i parenti e gli amici". I genitori non sapevano della pistola e ora pensano che qualcuno, visto lo stato psicologico del figlio in cura da tre medici, avrebbe dovuto toglierli il porto d'armi che lui possedeva per il tiro sportivo.