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Romania, dopo proteste il governo ritira il decreto salva-corrotti

Il primo ministro: "Abrogheremo il decreto, non voglio dividere la Romania, ma non mi dimetto"

Dopo le proteste di piazza degli ultimi giorni, il governo romeno ha deciso di revocare il decreto d'urgenza sulla depenalizzazione dell'abuso di ufficio e di altri reati di corruzione. Lo ha annunciato il premier Sorin Grindeanu in conferenza stampa: "Stop al decreto. Non voglio dividere la Romania, ma non mi dimetterò perché lo vuole la piazza".

Il premier della Romania, Sorin Grindeanu, ha confermato il ritiro del decreto per depenalizzare alcuni reati di corruzione, contro il quale nei giorni scorsi si sono svolte le proteste più grandi nel Paese dalla caduta del comunismo nel 1989. "Terremo una sessione di governo straordinaria per revocare il decreto", ha dichiarato Grindeanu ai media.

"I contenuti non sono stati trasmessi in modo corretto, ciò ha creato confusione, quindi il ministero e il ministro della Giustizia si assumono la responsabilità delle conseguenze", ha aggiunto il premier, affermando che il governo non vuole la società sia divisa e annunciando che negozierà con l'opposizione un nuovo progetto di legge che ottenga il maggior appoggio possibile. I manifestanti sono scesi comunque in strada per manifestare, per il sesto giorno consecutivo, davanti alla sede dell'esecutivo. Da martedì, hanno manifestato in media 250mila persone per notte.

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