"Non credo ci sia il rischio di una procedura d'infrazione contro l'Italia da parte dell'Unione europea. Siamo circondati da Paesi che sono in procedura d'infrazione e non mi sembra che siano imbarazzatissimi". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, al vertice di Malta tra i leader europei. "L'Italia è un Paese che ha deciso di rispettare le regole Ue, ma lo farà in modo tale da non provocare effetti depressivi sull'economia", ha aggiunto.
L'Ue sosterrà l'intesa Italia-Libia sui migranti "con risorse già stanziate ma anche con risorse aggiuntive, di cui hanno parlato sia Juncker sia la Mogherini", ha poi affermato il presidente del Consiglio.
Gentiloni ha aggiunto che si tratta di "una strada che dobbiamo portare avanti con la consapevolezza del fatto che questo non esclude anzi implica la continuazione e moltiplicazione degli sforzi per rendere più forte e stabile il governo Serraj" che "ha fatto una mossa coraggiosa".
Oxfam: "Ue ipocrita, attacca Trump e poi fa lo stesso" - "Nonostante i leader europei, che si sono riuniti a Malta, abbiano ribadito il loro impegno per la tutela dei diritti dei migranti, l'accordo raggiunto dall'Italia con la Libia non prevede specifiche misure di tutela e salvaguardia dei diritti umani. In questo modo centinaia di migliaia di uomini donne e bambini, già in fuga da guerra e persecuzioni, correranno il rischio di perdere la vita e subire nuovi abusi e sofferenze". Così' il direttore dei programmi in Italia di Oxfam Alessandro Bechini denuncia "l'ipocrisia del vecchio continente sulla politica migratoria nel Mediterraneo". Per una settimana "i leader europei si sono dichiarati scandalizzati per le aberranti decisioni prese dall'amministrazione Trump in materia di immigrazione, poi decidono di fatto di seguire la stessa logica".
Gentiloni: "Garantiremo i diritti umani" - "Ho ben presenti le preoccupazioni umanitarie. Noi siamo convinti che le decisioni prese, gli stanziamenti, l'intesa bilaterale con la Libia abbiano l'obiettivo opposto", osserva Paolo Gentiloni, ricordando che il tutto è stato "ampiamente discusso con l'Oim e l'Unhcr che vedono con favore investimenti e presenze per rendere la permanenza dei rifugiati più civile umana e organizzata". E a La Valletta il piano europeo e italiano viene invece salutato da tutti con apparente entusiasmo. Il premier maltese Jospeh Muscat, titolare della presidenza di turno e padrone di casa, riconosce che "ogni accordo può essere criticato" ma sottolinea: "Sappiamo che la Libia è in una situazione particolare, ma questa non può essere una scusa per non impegnarsi".