Tre centrali di trasmissione di programmi televisivi, gestite da una persona residente in Svizzera ma domiciliata nel quartiere di Scampia, sono state sequestrate e quattro persone sono state denunciate per pirateria online. Il Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, diretto dalla Procura di Roma, ha scoperto a Napoli l'infrastruttura usata per la decodifica del segnale delle pay-tv. Inoltre sono stati sequestrati 76mila euro e decine di fotocopie di documenti di persone vittime di furto d'identità.
L'indagine rientra nel contrasto del crescente fenomeno della Iptv, cioè la trasmissione via web di eventi sportivi, film, serie televisive e concerti, senza possederne i diritti. È stato accertato che venivano offerti programmi televisivi pirata sia in modalità streaming live, cioè in diretta, che in modalità on demand, a richiesta degli internauti.
Con un abbonamento annuale di 70 euro, pari al prezzo mensile di un abbonamento legale, si aveva libero accesso a tutti i canali della varie pay-tv, senza alcuna limitazione. Nei confronti dei soggetti, promotori di una vasta rete di clienti ramificata su tutto il territorio nazionale, è stata contestata la violazione dell'art.171-ter della Legge 633/41, che prevede la reclusione fino a 4 anni e la multa di 15mila euro.