NUOVO GIALLO

Caso Marra, lungo interrogatorio per Virginia Raggi

Il colloquio con gli investigatori è durato quasi otto ore. Alla sindaca, interrogata sull'indagine riguardante il caso Marra, è stato chiesto anche della assicurazione

Si è concluso dopo otto ore l'interrogatorio di Virginia Raggi da parte del procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall'Olio, titolari dell'inchiesta che vede indagata la sindaca di Roma per abuso d'ufficio. A questa si è aggiunta la notizia di una polizza da 30mila euro che Romeo avrebbe stipulato a nome della Raggi. "Sono sconvolta - ha detto lei uscendo dall'interrogatorio -, non ne sapevo nulla, è stata stipulata a mia insaputa".

Raggi è indagata per abuso di ufficio e falso in atto pubblico nell'ambito dell'inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio. L'indagine sulla sindaca è scaturita dall'acquisizione da parte della Procura del parere con cui l'Autorita nazionale anticorruzione aveva evidenziato un conflitto di interessi nella stessa nomina. Nella stessa indagine viene contestato l'abuso d'ufficio anche Raffaele Marra. L'accusa di abuso d'ufficio per la sindaca e l'ex capo del personale del Campidoglio deriva dall'aver scelto Renato Marra per il ruolo dirigenziale senza una adeguata comparazione dei curricula di altre persone. Inoltre Raggi risponde di falso perché avrebbe detto al responsabile anticorruzione del Campidoglio di aver agito in assoluta autonomia. 

Ma durante l'interrogatorio che si è svolto negli uffici del Polo investigativo della polizia sulla via Tuscolana, alla periferia di Roma sulla sindaca si è abbattuta una nuova tempesta. Mentre è davanti ai pm esce infatti la notizia di una polizza vita per 30 mila euro stipulata un anno fa a suo beneficio dall'ex capo della segreteria Salvatore Romeo. 

Il giallo della polizza intestata da Romeo alla Raggi - La polizza è stata oggetto di domande dei magistrati, ma non di contestazioni. L'assicurazione sarebbe stata destinata da Romeo alla Raggi a gennaio 2016 - cambiando beneficiario dopo anni -, quando lei era in corsa per la scelta del candidato sindaco M5S. Sei mesi prima, quindi, di essere nominato dalla neo sindaca capo della segreteria con stipendio triplicato, dopo essersi dimesso da funzionario del Comune ed essere stato riassunto. Una procedura vagliata dall'Autorita' anticorruzione (Anac), che indusse poi Raggi a tagliare il compenso. Si indaga per sapere se la sindaca fosse a conoscenza della polizza, che secondo un esperto per essere effettiva andrebbe controfirmata dal beneficiario.

Dal 2013 in poi, secondo "L'Espresso" e "Il Fatto", Romeo avrebbe investito circa 100 mila euro su una decina di polizze vita: tra i beneficiari, oltre a parenti, anche attivisti M5s. I magistrati che indagano sulle nomine della Giunta Raggi cercano di capire la ratio, ma anche il modus di questi investimenti, ovvero se le somme fossero veramente di Romeo o di altri e se la geografia dei destinatari risponda a un qualche disegno. Tra le ipotesi forse anche il tentativo di favorire Raggi nella corsa alle 'Comunarie' online, che la vide vincitrice su Marcello De Vito, mentre l'altro competitor, Daniele Frongia, si ritirò facendo convergere i voti su Raggi. A questo proposito l'ex capo di gabinetto Carla Raineri e l'avvocato generale del Campidoglio Rodolfo Murra avevano ipotizzato una sorta di 'ricatto elettorale' alla Raggi di parte del 'raggio magico'.