Nove persone sono state arrestate in Calabria nell'ambito di un'inchiesta che ha portato alla luce l'ingerenza della potente cosca 'ndranghetista dei Mancuso nella gestione dei fondi della Comunità europea a sostegno delle famiglie in difficoltà. L'accusa è di minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato e abuso d'ufficio. In manette anche l'ex assessore al Lavoro della Regione Calabria, Nazareno Salerno.
Le indagini hanno accertato l'esistenza di un comitato d'affari che distraeva i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale 'Credito sociale', indirizzandoli su conti correnti di società private, anche all'estero. In manette sono finiti esponenti politici, imprenditori e amministratori pubblici della Regione Calabria, oltre a due soggetti contigui alla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). Disposto il sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro.