Samuel: "Volevo essere pop e affrontare le mie responsabilità"
Esce il 24 febbraio il primo album solista del vocalist dei Subsonica e che vede la collaborazione di Jovanotti in cinque pezzi. Tgcom24 ha incontrato Samuel
Si intitola "Il codice della bellezza" l'album con il quale Samuel imbocca la carriera solista dopo vent'anni di Subsonica. Anticipato dai singoli "La risposta" e "Rabbia", e da "Vedrai", il brano in gara al Festival di Sanremo, l'album arriverà nei negozi il 24 febbraio. Jovanotti ha collaborato in cinque pezzi. "Volevo essere pop, tirare fuori l'anima solare che negli ultimi anni avevo un po' lasciato da parte" spiega Samuel a Tgcom24.
A volte nel percorso di un artista è necessario uno scossone, una sterzata decisa. Per scoprire nuovi orizzonti e trovare nuovi stimoli. Così Samuel, dopo tanti anni e tanti successi da frontman di una band capace di essere al tempo stesso di culto e popolare, ha deciso di mettersi in proprio. Tentare l'esperienza solista. A costo di correre qualche rischio. "All'inizio lo spaesamento è stato forte - spiega -. Però volevo assumermi la responsabilità di un lavoro tutta sulle mie spalle per capire fino a che punto potessi spingermi".
Solo ma fino a un certo punto, perché in questa avventura Samuel ha incrociato il proprio destino con due personaggi di peso: il produttore
Michele Canova e
Jovanotti. "Volevo fare un disco pop, nel senso più puro del termine - spiega -, dove ci fosse la minor distanza possibile tra il momento in cui la canzone esce dalla mia bocca e quello in cui arriva al cuore di chi ascolta. E ho chiesto chi fosse il produttore per eccellenza di musica pop. Il rischio con Canova era quello di farmi fagocitare dal suo suono, ma il confronto mi ha stuzzicato e alla fine le nostre personalità hanno raggiunto un punto di equilibrio".
Per Jovanotti invece il ruolo è stato quello del "fratello maggiore". "Volevo una persona che avesse sempre lavorato da solista e mi potesse dare dei consigli - dice Samuel -. Quando gli ho fatto sentire le cose che stavo scrivendo lui si è appassionato e ci siamo trovati a Los Angeles: in tre giorni abbiamo scritto cinque pezzi, è stato un momento incredibile". Ora Samuel andrà a
Sanremo. "Quando è arrivata la proposta ero già fuori con due singoli e il disco era praticamente chiuso - dice -. Però mi sono ricordato che per me il
Festival è stata la 'scuola elementare', lo guardavo da bambino e mi ha portato ad amare la canzone. E quindi ho accettato".
E i
Subsonica? "Esperienze come questa fanno maturare. Tanto più che anche Boosta e Max Casacci con Ninja sono usciti con i loro progetti solisti. Dopo questa vacanza torneremo più forti di prima".
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