Il Papa rinnova la propria "vicinanza alle popolazioni dell'Italia Centrale che ancora soffrono le conseguenze del terremoto e delle difficili condizioni atmosferiche". "Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle - ha detto il Pontefice a conclusione dell'Angelus - il costante sostegno delle istituzioni e la comune solidarietà. E per favore, che qualsiasi tipo di burocrazia non li faccia aspettare e ulteriormente soffrire".
"Il più ho più voglio consuma l'anima" - I terremotati hanno perso in molti casi tutto quello che possedevano, in primo luogo la propria casa. E in contrasto con chi non ha nessun bene materiale, prima dell'Angelus il Papa ha voluto soffermarsi sul concetto di sobrietà e sui danni della logica consumistica, partendo dalle Beatitudini. "La felicità dei poveri in spirito ha una duplice dimensione: nei confronti dei beni e nei confronti di Dio - ha spiegato il Pontefice -. Riguardo ai beni materiali essa è sobrietà: non necessariamente rinuncia, ma capacità di gustare l'essenziale, di condivisione; capacità di rinnovare ogni giorno lo stupore per la bontà delle cose, senza appesantirsi nell'opacità della consumazione vorace. Più ho più voglio, più ho più voglio, questa è la consumazione vorace, e questo uccide l'anima. Chi segue il 'più ho più voglio' non è felice e non arriverà alla felicità".
Il pensiero per i lebbrosi in occasione della Giornata mondiale a loro dedicata - Infine uno sguardo a un altro gruppo di persone emarginate, deboli, e per questo da difendere: si tratta dei lebbrosi, e il pensiero del Papa va a loro in occasione della Giornata mondiale a loro dedicata. "Questa malattia, pur essendo in regresso, è ancora tra le più temute e colpisce i più poveri ed emarginati - spiega Francesco - È importante lottare contro questo morbo, ma anche contro le discriminazioni che esso genera. Incoraggio quanti sono impegnati nel soccorso e nel reinserimento sociale delle persone colpite dal male di Hansen, per le quali assicuriamo la nostra preghiera".