Donna allontanata perché allattava, Madia: mai più, presto direttiva
Il ministro per la Pubblica amministrazione commenta un episodio denunciato da una mamma alle Poste di Biella
"In alcun luogo dovrebbe essere vietato l'#allattamento. Subito una direttiva per tutta la #PA". Lo afferma, via Twitter, il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, commentando la storia di una giovane mamma allontanata da un ufficio postale di Biella, perché allattava il figlio di tre mesi. Anche Poste italiane ribadisce che "non è affatto vietato allattare il proprio bambino all'interno degli uffici".
L'episodio denunciato da una donna - A raccontare l'episodio è la stessa mamma a un quotidiano online di Biella: "Entro nell'ufficio postale, aspetto il mio turno, e mentre sono allo sportello mio figlio si sveglia e inizia a lamentarsi. Pago e mi metto in un angolo per sfamarlo come spesso accade nel mentre si sporca al che chiedo per cortesia di indicarmi il bagno", afferma la donna.
La risposta è brusca: le dicono "che non è un bar e che non posso cambiarlo in mezzo ai clienti". "Alla fine siccome ero visibilmente arrabbiata e non mollavo, la dipendente mi invita a mettermi dietro a un cartellone". Ma non è finita: "L'avrei cambiato e me ne sarei uscita. Peccato sia arrivato il direttore, accusandomi di aver fatto una richiesta assurda e che loro hanno anche l'obbligo di far mettere museruole ai cani e non possono far appoggiare alle persone anziane/bisognose il bastone al bancone perché multabili, e che se mi avessero fatto appoggiare a una scrivania era una multa di 1.700 per uso improprio. Non contento mi dice che è vietato allattare al seno, che si può solo col biberon. Alla richiesta di mostrarmi la legge ovviamente è andato negli uffici dietro agli sportelli e non s'è più fatto vedere - conclude - e ha negato anche di farmi dire il suo nome...".
Poste: nessun divieto di allattare i bambini in ufficio - "Nel caso di Biella la mamma ha allattato nella sala principale dell'ufficio postale e il personale - si legge in una nota ufficiale di Poste italiane - si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la dovuta privacy. Per quanto riguarda l'accesso ai servizi igienici che sono disponibili per i dipendenti e dunque normalmente dietro ai banconi dell'accoglienza clienti, non è possibile accedere per il pubblico per evidenti ragioni di sicurezza. Oggi stesso Poste Italiane contatterà la neo mamma con l'auspicio di ricomporre l'equivoco e invitarla presto nell'ufficio postale con la sua famiglia".
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