"Rinuncio all'Appello perché ritengo congruo l’ergastolo inflittomi", così ha scritto Carlo Lissi ai giudici dopo il ricorso presentato dai difensori. Il 34enne è stato condannato per aver ucciso, il 14 giugno 2014, a Motta Visconti, provincia di Pavia, la moglie Maria Cristina Omes, 38 anni e i loro due figli di 5 anni e di 20 mesi. Dopo la condanna all’ergastolo dello scorso 18 gennaio, era stato presentato il ricorso in Appello ma l'uomo ha deciso di rinunciarci e ha voluto scusarsi coi magistrati per aver fatto perdere tempo e dato disturbo.
L'uomo compì la strage la notte della partita dei mondiali Italia-Inghilterra. Dopo aver ucciso moglie e figli, uscì per andare a vedere la partita con gli amici, per poi tornare a casa e simulare la tragica scoperta attribuendo la morte dei cari a una rapina finita male a opera di ignoti. Ma l'alibi crollò in fretta. Alla base della strage, risulta un' insoddisfazione personale per il matrimonio, accentuata dall'infatuazione per una collega di lavoro che non ricambiava la sua passione.