Sono passati 50 anni dalla morte di Luigi Tenco, che il 26 gennaio 1967 a soli 29 anni si tolse la vita dopo l'eliminazione della sua canzone "Ciao amore ciao" (cantata anche da Dalida) dal Festival Sanremo. In un biglietto il cantautore giustificò l'estremo gesto come la risposta alla profonda delusione verso il suo Paese, che non era riuscito a capire lui e la sua musica.
La versione ufficiale riportò che Tenco si suicidò, a soli 29 anni, sparandosi un colpo alla tempia nella sua stanza dell'Hotel Savoy a Sanremo. Successe la notte in cui fu eliminato dal Festival, dove aveva cantato con Dalida "Ciao amore ciao". In un biglietto lasciò scritto che non sopportava l'idea di vivere in un Paese che mandava in finale "Io tu e le rose". Un gesto così estremo resta ancora oggi inspiegabile, considerando il fatto che portò via prematuramente un genio della musica italiana.
Tenco ha lasciato in eredità tre album, qualche inedito, e un canzoniere straordinario. Tra i titoli più celebri della sua troppo breve carriera figurano, tra gli altri, "Mi sono innamorato di te", "Vedrai vedrai", "Lontano lontano", "Un giorno dopo l'altro", "Ragazzo mio", "Ciao amore ciao", "Se stasera sono qui" e "Ho capito che ti amo".