Veniva dal Gambia e dopo la traversata nel Mediterraneo con tappa in Sicilia è andato a morire a Venezia. Perché il suo permesso di soggiorno a fini umanitari gli sarebbe stato revocato. Per questo il giovane Pateh Sabally ha deciso di farla finita in modo plateale, gettandosi nel Canal Grande davanti agli occhi e agli smartphone di turisti e veneziani e morendo annegato. Da alcuni video si vede che dai vaporetti piovono in direzione del suicida alcuni salvagenti; tante le urla dei presenti, ma nessuno si tuffa a salvarlo. E scoppia la polemica.
Il giovane, che non vuole o non riesce ad aggrapparsi ai salvagenti che gli vengono lanciati da un vaporetto, verrà poi trascinato via dalla corrente. Ripescheranno il suo corpo senza vita, ore dopo, i sommozzatori.
Come riportato da Il Gazzettino, Pateh Sabally si è gettato nel Canal Grande dalla banchina all'altezza del ponte degli Scalzi, all'uscita della stazione ferroviaria dove era giunto poco prima a bordo di un treno da Milano. Prima di buttarsi in acqua, ha lasciato il suo zaino sulla banchina.