"Presenteremo una diffida alla procura della repubblica per interruzione di pubblico servizio da parte dell'Enel". Ad annunciarlo è l'assessore alla Protezione civile delle Marche, Angelo Sciapichetti, spiegando che "sono ancora 150 le utenze interrotte nell'Ascolano. La situazione non è più sostenibile. La popolazione è allo stremo delle forze dopo giorni e giorni senza corrente elettrica e riscaldamento".
Sindaco di Amandola: "Frazioni ancora senza luce, vergogna" - "Ad Amandola, dopo otto giorni di mancanza di energia elettrica, la luce non è ancora tornata in alcune frazioni terremotate, soprattutto quelle montane come Garulla". E' la denuncia del sindaco Adolfo Marinangeli, che commenta: "E' una grande vergogna, che non può essere sottaciuta e che deve essere denunciata in ogni modo. Basta!".
Rischio valanghe in esaurimento - Intanto nelle Marche il pericolo valanghe lungo le strade è in progressivo esaurimento e le principali criticità, limitate ai versanti più ripidi, sono dovute a scaricamenti di neve localizzati.
Neve che si scioglie può provocare frane localizzate - Massima cautela anche per il pericolo di scivolamento della coltre nevosa dai tetti e per l'aumento dei carichi statici che possono aumentare il rischio di potenziali cedimenti. Lo scioglimento della neve poi potrebbe innescare frane localizzate sia nelle masse rocciose maggiormente fratturate, lungo le scarpate e anche sui versanti già interessati da dissesto idrogeologico.
Contro l'Enel si muove anche l'Abruzzo - Anche la Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale abruzzese si è mosso contro l'Enel, chiedendo al governatore di inviare al governo la richiesta di dimissioni dei vertici della società, oltre a un indennizzo per i cittadini.