Impetuose nella loro maestosità, piene di segreti, abitate da esseri sconosciuti, irraggiungibili per tutti coloro che desiderano conquistarle, le montagne da sempre custodiscono il fascino del sublime.
Fulcro della spiritualità a cui l’uomo ambisce da secoli, le montagne rappresentano il cammino che dalla terra porta direttamente verso il cielo. Ispirandosi al potere mistico e alla bellezza naturale dei paesaggi montuosi, le fantasie e le tecniche di lavorazione utilizzate per creare questa collezione nascono proprio dalla passione di Kean per le montagne, intese come luogo di confine tra la realtà e l’immaginazione.
Per quest’autunno, Kean propone una collezione uomo ispirata ai miti e alle leggende legati alla montagna. I materiali sono frutto di una libera sperimentazione che si contraddistingue per l’attenzione particolare alla percezione tattile. Un’estesa lavorazione a stampa aggiunge consistenza ai morbidi capi in velluto, come nel caso della giacca con cappuccio decorata con motivo chevron. La stessa lavorazione dona al completo con soprabito e pantaloni a fiori una ruvidezza che quasi offusca il lusso classico del tessuto. I maglioni in lana incredibilmente morbida, sono sottoposti alla tecnica di decolorazione giapponese dello Shibori, con motivi e linee che ricordano i quadri di Barnett Newman. I lunghi e sontuosi cappotti in lana sfoggiano un motivo a foglie ottenuto ricorrendo a un’innovativa colorazione derivante dall’argilla, che dà vita allo stile semplice e imperfetto. In contrasto con le lavorazioni più naturali, i capi in nylon, tra cui pullover, parka impermeabili e pantaloni, sono caratterizzati da una stampa mélange, che rappresenta l’essenza dello stile per questa stagione. Simpatici orsi, lupi maestosi e cervi dal portamento regale - tutti abitanti delle montagne - decorano spalle, tasche e fodere interne dei capi della collezione. Da molti anni questi personaggi, come veri e propri amici fidati, arricchiscono il lavoro e le collezioni di Kean.
Una fantasia di foglie in lurex lamé pervade pullover velati e blazer sartoriali, risultato di una tecnica di tessitura morbida appositamente impiegata affinché i capi mantengano la loro eleganza man mano che si indossano. I modelli sono frutto dell’equilibrio perfetto tra innovazione tecnica e tradizione sartoriale. Le giacche a doppio petto e i cappotti lunghi stile kimono si chiudono con fibbie, mentre le spalle sono rivestite in un tessuto impermeabile antistrappo generalmente utilizzato per fabbricare paracaduti. I morbidi pantaloni patchwork in nylon presentano zip e coulisse elastiche sulle caviglie e sulle ginocchia, che consentono di creare volumi diversi quando lo si desidera. Il velluto dévoré è stato realizzato in nylon per ottenere un tessuto che sia flessibile e morbido, ma impeccabilmente sartoriale. Anche gli smanicati imbottiti dal taglio corto, con il classico motivo cachemire di Etro, sono lavorati con la tecnica del dévoré. I kilt alla Highlander in tartan e pied-de-poule sono stati realizzati rievocando la collezione ispirata alla montagna.
Gli zaini e gli scarponcini da trekking high-tech, che completano la collezione, sembrano essere stati realizzati con parti di altri elementi della collezione. È il caso, ad esempio, dell’imbottitura con effetto matelassé sulla tomaia delle scarpe. Il tipico tessuto delle cravatte, generalmente più fitto per resistere meglio all’acqua, è utilizzato per fabbricare i pannelli degli zaini, impreziositi da campanelline che scandiscono passo dopo passo l’ascesa verso la vetta. I sacchi a pelo indossati come mantelli donano il calore ideale per addormentarsi sotto una coltre stellata in cima a una montagna. Gli sci e le tavole da snowboard decorati con motivo cachemire sono il fiore all’occhiello della collezione. “L’unico modello che userebbero uno sherpa o un monaco”, assicura Kean.
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