Sono state assegnate, a sorteggio, le prime25 "casette" che il Consorzio Cns-Sae ha realizzato, e staultimando, a Campo Lazio, la prima area di accoglienza ad essereallestita a poche centinaia di metri dalla zona rossa diAmatrice. Venticinque nuclei familiari,sfollati dal sisma che devastò la cittadina la notte del 24 agostoscorso, tra poche settimane riavranno quindi una casa tutta loro,seppur provvisoria.
L'estrazione si è tenuta nella sede del Coi, alla presenza del sindaco Sergio Pirozzi e di un notaio e ha visto l'assegnazione di 19 alloggi da 40 metri quadrati, 5 da 60 e uno da 80. Il criterio adottato dal Comune prevedeva una richiesta spontanea da parte dei cittadini che ne avevano strettamente bisogno.
Per l'assegnazione di questo primo lotto di Sae hanno risposto 36 famiglie e hanno avuto priorità chi ha una disabilità del 100% o i nuclei familiari con persone di oltre 75 anni con almeno il 75% di invalidità. Le restanti famiglie dovranno attendere l'ultimazione del secondo lotto nella vicina frazione di Villa San Cipriano.
Tra le famiglie che potranno andare negli alloggi ci sono soprattutto anziani, agricoltori e allevatori che in questi mesi sono rimasti ad Amatrice vivendo in roulotte e container. Tra loro anche una famiglia che nel frattempo si era trasferita a Montereale, altro comune tuttora colpito dal terremoto e dalla tanta neve delle ultime settimane.
La soddisfazione del sindaco -Soddisfatto Pirozzi, secondo il quale "Amatrice ha dimostrato di essere una comunità forte". "Mi ero appellato - ha aggiunto il sindaco - che facesse richiesta per l'assegnazione delle casette solo chi aveva nell' immediatezza reale necessità e così è stato, il 'noi' ha vinto sull''Io'. Con questo sorteggio diamo certezza alle prime famiglie che potranno rientrare in casa, ora spero possano finire il prima possibile le opere di urbanizzazione".
Lo stato dei lavori - I lavori, a Campo Lazio, nonostante la neve presente nell' area che ospita il villaggio, vanno avanti. "Il Genio - ha spiegato Pirozzi - sta facendo un grande lavoro, e ora ci auguriamo che continuino giorno e notte accelerando così i tempi per dare uno spazio giusto e vivibile alla mia comunità". Il maltempo, che da giorni imperversa sulle zone colpite dal terremoto, e le ultime scosse di mercoledì non hanno fermato l'assegnazione degli alloggi. "Abbiamo voluto comunque assegnarli - ha aggiunto ancora Pirozzi - per dimostrare che non ci fermiamo. Abbiamo affrontato 4 terremoti, le temperature più basse di questi anni, la più grande nevicata dal 1954, ma la nostra forza e la tigna, nonché il ricordo delle 239 persone che non ci sono più, ci aiutano ad andare avanti. Non ci siamo mai fermati - ha concluso il sindaco di Amatrice - e non perdiamo la speranza".