"Dobbiamo prepararci a un negoziato duro con l'Unione europea, per stabilire il ruolo della Gran Bretagna su scala globale e guardando a una serie di accordi commerciali che non siano limitati all'Europa, ma vadano oltre l'Europa". Lo ha detto il premier britannico Theresa May al Forum economico mondiale. "Non credo che possiamo iniziare un negoziato minacciandoci", ha replicato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.
Fuori dall'Ue un futuro più brillante - "Il Regno Unito deve affrontare un periodo di importantissimo cambiamento. Significa che dobbiamo passare per un duro negoziato e forgiare un nuovo ruolo per noi stessi nel mondo, il che vuol dire accettare che la strada che abbiamo di fronte sarà incerta in alcuni momenti". Theresa May è pronta per una "hard Brexit" e non teme lo scontro con l'Unione Europea: la strada intrapresa, secondo il premier britannico, è piena di incognite ma "fuori dall'Ue ci aspetta un futuro più brillante" ha detto al Forum economico mondiale.
Difensori del libero commercio - Il Regno Unito, secondo il suo premier, ha ora "un'opportunità unica" e intende svolger eun ruolo di leadership come difensore "più forte ed energico" degli affari, del libero mercato e del libero commercio nel mondo. La May ha annunciato di aver già iniziato a discutere nuovi legami commerciali per il futuro con Paesi come Nuova Zelanda, Australia e India.
Schaeuble respinge le minacce - "Non credo che possiamo iniziare un negoziato minacciandoci" ha replicato Wolfgang Schaeuble: il ministro delle Finanze tedesco ha chiarito che "non vogliamo punire la Gran Bretagna ma è ovvio che ci sono delle conseguenze, il passaporto europeo non sta più in piedi". Il "passaporto europeo" cui Schaeuble fa riferimento riguarda le imprese britanniche.
Ayrault: "Regno Unito non sia schizzinoso" - Anche il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, ha parlato delle trattative per la Brexit affermando che il Regno Unito "non potrà essere schizzinoso" sui dettagli dei negoziati con l'Unione Europea sebbene non ci sia, da parte del suo Paese, la volontà di punire i britannici.