"Mi limito a lavorare e non faccio polemica ma chiedo rispetto per chi lavora in condizioni proibitive. Chi tocca il sistema tocca il Paese". Lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio rispondendo alle critiche sui soccorsi e sul dopo terremoto. "Chi non ha competenze e critica - ha aggiunto - non fa un buon servizio a chi da mesi lavora ininterrottamente". "Forse non ci si è resi conto che siamo di fronte a due eventi eccezionali".
"Chi vuole sollevare polemiche su ipotetici ritardi lanciando accuse vuol dire che non ha capito come funziona il Sistema nazionale di protezione civile", ribadisce Curcio. "Chi avanza inutili critiche non ha forse capito che sta attaccando il Sistema Paese".
"Ci sono migliaia di operatori che stanno intervenendo in condizioni proibitive, mettendo a rischio la loro stessa vita per cercare di portare soccorso e assistenza ai cittadini. Dal 24 agosto ad oggi nessuno ha risparmiato energie per affrontare i problemi e trovare delle soluzioni.
Non si può non riconoscere l'oggettiva situazione di criticità, con due eventi - maltempo e terremoto - che sommati sullo stesso territorio hanno reso la situazione estremamente complicata. Pero' lo ribadisco ancora una volta: qui non è stato perso un minuto e assicuro che l'intero Sistema di Protezione civile, continuerà a mettere in campo ogni risorsa necessaria".
Guido Bertolaso: toccato il punto più basso - "Sgomento. E' quello che provo mentre scorrono le notizie di una nuova, terribile, serie di scosse sismiche, tutte sopra al quinto grado della scala Richter, nei territori già martoriati dai terremoti di agosto e ottobre scorso", dice l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso al Tempo. Lo "Stato è assente". "Abbiamo, forse, toccato il punto più basso. E ora occorrono visione e serietà".
"Tutti gli uomini impegnati sul campo stanno facendo i miracoli", sottolinea, "ma il corpo non funziona se non funziona la testa, e non possiamo ignorare che stiamo assistendo ad una situazione inaccettabile, figlia delle scelte sbagliate adottate nei mesi scorsi. Da quando, cioe', l'ex premier Matteo Renzi in occasione del sisma di agosto, per dar parvenza di efficientismo ha nominato, ancora in fase di piena emergenza, Vasco Errani commissario alla ricostruzione".
Salvini: demenziale politicizzare la Protezione Civile - "Politicizzare la Protezione civile, affidandola a un ex governatore trombato è stato demenziale", ha detto il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, intervenendo a Radio Padania dalle zone terremotate. "Così si sono create due teste. Solo il Pd poteva farlo", ha spiegato in riferimento alla nomina a commissario per le zone terremotate di Vasco Errani.
Cei: "Non è il momento di colpevolizzazioni" - "In questo momento bisogna anche evitare le colpevolizzazioni semplificatrici, penso non serva a nessuno, La situazione è oggettivamente difficile". Così monsignor Nunzio Galantino, segretario Cei, sulla sciagura dell'Hotel Rigopiano. "Ho parlato con i vescovi delle zone interessate - ha spiegato - e mi dicono che il problema in questo momento non è il sisma. Il problema è la neve, che non sta permettendo di arrivare dove c'è il terremoto. Per cui Sono effetti collaterali, anzi consequenziali, che rendono ancora più pesante la situazione".