PATTO DI STABILITA'

Commissione Ue ha inviato lettera a Italia per correzione Manovra

Bruxelles indica le modifiche da apportare alla legge di Bilancio. Se Roma non dovesse aggiustare i conti pubblici secondo secondo le direttive scatterà la procedura d'infrazione

La Commissione Ue ha inviato all'Italia la lettera con la richiesta di correzioni da apportare alla legge di Bilancio per rientrare nel Patto di Stabilità. Lo ha reso noto il portavoce della Commissione Margaritis Schinas al termine del collegio dei commissari a Strasburgo. Se Roma non dovesse rispettare gli accordi scatterà la procedura d'infrazione. Sinistra Italiana: "Fatto grave. Matteo Renzi giocava a nascondino coi conti pubblici".

"Confermo che è stata inviata la lettera come parte del dialogo che sta continuando con le autorità italiane", ha detto Margaritis Schinas, rispondendo alle domande dei giornalisti durante il briefing con la stampa a Strasburgo. Non ha invece fornito dettagli sul contenuto della lettera.

La replica del Tesoro: "Debito stabilizzato, risultato straordinario" - Dal ministero dell'Economia arriva la risposta che, commentando la lettera della Ue, punta sui risultati raggiunti dall'Italia e sulle precedenti valutazioni positive da parte della stessa Bruxelles. "Nel contesto dell'usuale interlocuzione con la Commissione - si legge nel documento -, il governo esprimerà la sua posizione, rispondendo alla lettera e inviando il rapporto sui fattori rilevanti che giustificano la dinamica del rapporto debito pubblico/Pil".

Il Mef sottolinea tra l'altro che "il rapporto tra debito pubblico e Pil si è sostanzialmente stabilizzato. E' un risultato straordinario alla luce della recessione che si è rivelata più severa di quella degli anni Trenta e confrontandolo con la dinamica del debito degli altri Paesi dell'Eurozona".

Il documento, pubblicato sul sito del ministero, continua ricordando "la valutazione positiva espressa nel 2016 dalla Commissione europea e dall'Eurogruppo sul rispetto della regola del debito, anche alla luce dei cosiddetti fattori rilevanti, cioè gli eventi che spiegano e giustificano l'evoluzione del debito pubblico. Come già annunciato più volte dalla Commissione, nel 2017 verrà redatto un nuovo rapporto sul debito".

"La lettera di Dombrovskis e Moscovici - spiega il documento del Tesoro - sottolinea come, secondo le previsioni della Commissione pubblicate il 16 novembre 2016, sia necessario un consolidamento pari allo 0,2 per cento del Pil nel 2017 al fine di rispettare il percorso di conseguimento dell'obiettivo di riduzione del rapporto tra debito pubblico e Pil. Nel contesto dell'usuale interlocuzione con la Commissione Europea, il Governo esprimerà la propria posizione, rispondendo alla lettera ed inviando il rapporto sui fattori rilevanti che giustificano la dinamica del rapporto debito pubblico/Pil. Gli argomenti utilizzati dal governo in passato sono almeno altrettanto validi oggi, in un contesto di perdurante e, per certi versi, accresciuta incertezza a livello europeo ed internazionale e di inflazione che persiste da troppo tempo a livelli eccessivamente bassi. Peraltro, grazie ad una strategia di politica economica volta a consolidare gradualmente le finanze pubbliche e, al contempo, a rilanciare la crescita, il rapporto tra debito pubblico e Pil si è sostanzialmente stabilizzato. E' un risultato straordinario alla luce della recessione che si è rivelata più severa di quella degli anni trenta e confrontandolo con la dinamica del debito degli altri paesi dell'Eurozona".

Sinistra italiana: "Brutto segnale, Padoan riferisca" - "La lettera Ue con la richiesta di aggiustamento dei conti pubblici italiani è la conferma di quanto abbiamo detto in questi mesi: il governo Renzi ha giocato a nascondino con i conti pubblici utilizzando i margini di flessibilità per mance elettorali". E' la dura critica lanciara dal capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana, Arturo Scotto. "La manovra aggiuntiva chiesta dall'Unione europea è un brutto segnale per il Paese - ha affermato Scotto - . Chi ha responsabilità se le assuma tutte. Il ministro Padoan venga in Aula per informare il Parlamento e il Paese". 

Mef: "L'Europa chiede una correzione dello 0,2% del Pil" - "Da novembre dello scorso anno la Commissione europea ritiene che il bilancio dell'Italia per il 2017 possa farci deviare dal percorso pluriennale di riduzione del rapporto Debito/Pil e ci ha trasmesso una richiesta di intervento per assicurare la conformità del nostro bilancio. Lo scostamento che, secondo la Commissione, andrebbe corretto è stimato in 2 decimi di punto di Pil. Siamo in contatto con la Commissione e nei prossimi giorni faremo le valutazioni del caso. Se come e quando intervenire verrà deciso dal governo nei prossimi giorni". Lo affermano fonti Mef dopo aver ricevuto la lettera sulla correzione da apportare alla manovra.