Si chiama Johanna Watkins ed era una giovane insegnante del Minnesota quando la sua malattia si è aggravata. La donna, infatti, è una delle pochissime persone che soffre della sindrome da attivazione dei mastocidi (Mcas), che rende allergici a molte cose, ma nel suo caso la situazione è degenerata nell'ultimo anno, obbligandola a vivere isolata, anche dal marito il cui odore la fa stare male.
Nel 2013, prima di sposarsi, Johanna sapeva della sua patologia ma era riuscita a vivere abbastanza normalmente (con qualche eruzione cutanea e mal di testa) con il marito Scott. La malattia, però, è peggiorata fino a rendere impossibile la convivenza. "Quando Scott veniva nella stanza io iniziavo a sentirmi sempre peggio. Un giorno, quando è tornato dopo aver tagliato i capelli ho avuto i primi sintomi di uno shock anafilattico e lui è dovuto uscire", racconta Johanna.
Ora Johanna vive chiusa nell'attico di casa, con porte e finestre sigillate e filtri che purificano l'aria ed esce solo per andare in ospedale: ogni sostanza e odore può procurarle uno shock anafilattico, dai raggi Uv all’odore di una cipolla. Il marito vive al piano terra e comunica con lei tramite chat e telefono: "L’unico modo che ho per prendermi cura di lei è di non andare a vederla" ma ogni sera, quando torna da lavoro, le prepara la cena, con i soli 15 ingredienti che può mangiare.
"Posso dire che anche quando avrò 90 anni starò ancora con mia moglie e continuerò ad amarla, anche se è una sorta di amore platonico. Parliamo molto, cerchiamo di comunicare molto, una delle cose che ci tiene uniti è raccontarci la nostra giornata, altrimenti non saremmo in grado di restare insieme", dice Scott. I dottori non hanno ancora trovato una cura ma il marito e i parenti della donna sono fiduciosi. E continuano a starle vicino.