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Google invita i dipendenti a tornare a lavorare in ufficio: da settembre smart working solo su richiesta

Mentre Facebook e Twitter annunciano la fine dell'obbligatorietà di venire in ufficio, tra i dipendenti del colosso dei motori di ricerca il lavoro da remoto sarà possibile solo "in circostanze eccezionali" 

Afp

Aveva attivato lo smart working per prima quando era scoppiata la pandemia, adesso accelera per far tornare in ufficio i dipendenti. Google invita il suo personale a lavorare in presenza dopo le festività pasquali anche se a capacità "limitata". E il piano è quello di riportare tutti in ufficio prima dell'estate, in vista di una riapertura ancora più estesa a settembre. 

Controcorrente - Il colosso web di Mountain View ha quindi un approccio decisamente diverso da quello di altri giganti digitali come Facebook e Twitter, che già da tempo hanno annunciato la fine dell'obbligatorietà del lavoro in presenza, con la possibilità, per chi lo desidera, di fare smart working per sempre.

Ritorno alla normalità - Per Google il cambio di marcia è immediato ed è il primo passo di un percorso a tappe forzate verso un tentativo di ritorno alla normalità. Se, dopo il primo settembre, i dipendenti vorranno lavorare a distanza per più di 14 giorni l'anno, dovranno presentare formalmente domanda. Prevista la possibilità di richiedere fino a 12 mesi di smart working solo in "circostanze più eccezionali". In ogni caso, l'azienda potrebbe richiamare i dipendenti in ufficio in qualsiasi momento. 

Linee guida per il remoto - L'azienda non ha però abbandonato del tutto i piani per lavorare da remoto. Anzi sta redigendo nuove linee guida per regolarlo. Anche se il piano principale è quello di riportare i dipendenti in ufficio prima dell'estate in vista di un'ampia riapertura a settembre, quando è previsto il lavoro in presenza per tre giorni a settimana. D'altra parte, solo il mese scorso Sundar Pichai, ceo di Google e di Alphabet, aveva annunciato l'investimento per il 2021 di 7 miliardi di dollari in uffici e data center. 

Vaccino "consigliato" ma non obbligatorio - "E' passato un anno da quando molti di noi hanno cominciato a lavorare da casa, e il pensiero di tornare in ufficio potrebbe ispirare emozioni diverse", ha scritto Fiona Cicconi, il nuovo capo delle operazioni del personale di Google, in una e-mail aziendale visionata da Cnbc. Cicconi ha consigliato ai dipendenti di vaccinarsi contro il Covid, sottolineando però che non è obbligatorio. 

Smart working, ecco il pigiama-camicia per le videoconferenze con il capo

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Il lockdown dovuto al coronavirus ha costretto molte persone a lavorare da casa. Lo smart working è infatti diventato un'abitudine con i suoi vantaggi e svantaggi. Per alcuni, tra gli aspetti positivi c'è quello di non doversi vestire per andare in ufficio e poter quindi trascorrere la giornata comodamente in pigiama. Ma cosa fare quando arriva il momento della videoconferenza con il capo? L'azienda giapponese "Whatever" ha trovato la soluzione: un pigiama-camicia. La parte superiore è una camicia, quella inferiore un pigiama. Dall'inquadratura della webcam del computer, chi sta dall'altra parte dello schermo vedrà solo la camicia. Abbigliamento perfetto per conciliare casa e lavoro. FOTO©Ferrari Press/IBERPRESS News

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