Da Padova a Palermo, paradisi botanici in centro città
I più antichi risalgono al ‘500 e testimoniano un antico interesse scientifico e tanto amore per la natura
Orti botanici: cinque piccoli paradisi in centro città
Goethe restò incantato nel ‘700 da quello di Palermo: gli orti botanici sono la testimonianza di un antico e radicato interesse per il mondo naturale e la tendenza a creare piccoli universi compiuti per il piacere estetico dei potenti ma anche del popolo. Ecco cinque splendide mete per conoscere in profondità piante “succulente” e officinali.
Orto Botanico di Padova - E’ il più antico del mondo ancora nella sua sede originaria e risale al 1545 e alle sue origini la botanica si unisce alla chimica e all’alchimia: è l’orto botanico di Padova perla sua storia e la ricchezza delle piante coltivate dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Si trova in pieno centro cittadino, vicino al celebre Prato della Valle e si estende su una superficie di circa due ettari e mezzo. Ospita circa seimila specie di piante soprattutto officinali che sono catalogate anche per i loro livelli di tossicità.
Orto Botanico di Brera, Milano – Fu l’illuminata imperatrice Maria Teresa d’Austria a volere questo stupendo orto botanico nel 1775, aggiungendo un altro tesoro in quel tempio della conoscenza che è il Palazzo di Brera. Dal 1935 è annesso all’Università di Milano che lo ha riportato, per quanto possibile, alla sua vocazione originaria ripristinando l'aiola delle piante officinali, le aiole del genere Salvia, l'orto degli ortaggi, la collezione di bulbi primaverili, la collezione di Peonia e Aquilegia.
Orto e Museo Botanico di Pisa - Fondato nel 1543 dal naturalista, medico e botanico Luca Ghini (1490-1556) si tratta del primo orto botanico universitario del mondo. Costruito originariamente sulle rive del fiume Arno, fu trasferito nell’attuale sede nel 1591 e poi ampliato progressivamente fino all’attuale estensione di circa due ettari. Ospita piante dei cinque continenti: le succulente dei deserti africani e americani; le piante aromatiche della macchia mediterranea; le specie delle paludi toscane; numerosi alberi secolari e tante altre. Il Museo Botanico di Pisa ospita, tra l’altro, inoltre oggetti legati all’insegnamento della botanica universitaria dalla fine del Settecento. Alcuni sono vere opere d’arte, come i modelli botanici in cera e in gesso e le tavole didattiche acquarellate (XIX sec.).
Orto Botanico di Roma – Il suo antenato è il Giardino dei semplici (Simpliciarius Pontificius Vaticanus) e si trova a Roma, alle pendici del Gianicolo, nei pressi del Vaticano. L’orto botanico di Roma è oggi gestito dall’Università della capitale e ha funzioni didattiche, di educazione ambientale e di ricerca scientifica. E' sede di mostre, corsi, conferenze e simposi e ha annualmente quasi centomila visitatori. L'Orto inoltre è sede di ricerche altamente specializzate sull'ecologia dell'ambiente urbano. Si compone di un palmeto, di boschetti di bambù, di collezioni di piante “succulente” e anche di un roseto e di una collezione di conifere.
Orto Botanico di Palermo - «Nel giardino pubblico vicino alla marina ho passato ore di quiete soavissima. È il luogo più stupendo del mondo”: così descrisse l’orto botanico di Palermo il grande Goethe in visita al capoluogo siciliano. Ospita oltre 12mila specie differenti. L’aspetto attuale è fissato al 1789 con l’edificio detto Gymnasium, e da due corpi laterali, il Tepidarium e il Calidarium, progettati in stile neoclassico dall'architetto francese Léon Dufourny. L’orto dispone di un vasto sistema di serre noto come Giardino d’inverno, donato dalla regina Maria Carolina d’Austria e di quello sperimentale e della piante utili tropicali e subtropicali, come la canna da zucchero e da resina.
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