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Influenza, raggiunto il picco: a letto oltre 500mila italiani

Dall'inizio del periodo di osservazione, sono due milioni e mezzo i connazionali colpiti dal virus

L'influenza ha raggiunto il suo picco stagionale, costringendo a letto oltre mezzo milione di italiani (552.300) nella prima settimana del 2017. Nel complesso sono oltre due milioni e mezzo i connazionali colpiti dal virus dall'inizio del periodo di osservazione. Lo riferisce la Simg (Società italiana di medicina generale e delle cure primarie), secondo cui le fasce d'età più colpite riguardano i bambini sotto i 5 anni e quelli tra i 5 e i 14 anni.

Virus in anticipo - Nel 2017 il virus ha colpito in anticipo rispetto alle precedenti stagioni influenzali, con una conseguente ascesa precoce. "Il sistema e i medici di famiglia stanno reggendo l`impatto dell`epidemia con un considerevole aumento del carico di lavoro, ancora più marcato a seguito della concentrazione dei casi nel tempo e nel periodo delle festività natalizie", ha osservato Claudio Cricelli, presidente della Simg

"Situazione sotto controllo" - Secondo l'esperto, il virus costringerà a letto nelle prossime settimane poco più di un milione e mezzo di persone. "La situazione è sotto controllo - ha affermato Cricelli - perché quest'anno il virus è di media intensità. Le cosiddette sindromi respiratorie acute, cioè le patologie delle prime vie aeree, includono il raffreddore comune e forme simili e possono quindi colpire anche le persone vaccinate contro l'influenza".

Le fasce d'età e le Regioni più colpite - Nella settimana dal 2 all'8 gennaio, il livello di incidenza del virus in Italia è stato pari a 9,11 casi per mille assistiti. La fascia di età maggiormente colpita è stata quella dei bambini al di sotto dei cinque anni, in cui si è osservata un'incidenza pari a circa 17,47 casi per mille assistiti, e quella tra 5 e 14 anni (pari a 9,27). Nella prima settimana del 2017 tutte le Regioni italiane hanno affrontato il periodo epidemico. In Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania e Basilicata si è osservata un'incidenza pari o superiore a 10 casi per mille assistiti.

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