Al Movimento 5 Stelle arriva la luce verde da parte di Nigel Farage, presidente del gruppo Efdd, Europe of Freedom and direct democracy al Parlamento europeo. "Continueremo a lavorare insieme", ha detto infatti il leader di Ukip nel Regno Unito durante l'incontro con gli eurodeputati M5s. "Sono felice - ha aggiunto - di dire che tutte le divergenze con il movimento di Beppe Grillo sono state risolte in maniera amichevole".
Grillo accusa Verhofstadt: "Piegato all'establishment" - Una volta rientrato nel gruppo con Farage, il leader M5s accusa il numero uno di Alde, il gruppo liberale ed europeista con cui è fallito il tentativo di accordo. "Guy Verhofstadt, che oggi si propone come negoziatore per la Brexit - attacca -, dovrebbe solo vergognarsi, perché da meschino si è piegato alle pressione dell'establihment. Fallito l'accordo con il gruppo Alde, abbiamo rispettato la volontà espressa dalla rete applicando la seconda scelta più votata dai certificati: rimanere nel gruppo Efdd".
"Referendum popolare sull'euro" - E ancora, dal suo blog il leader dei pentastellati avverte: "La moneta unica deve essere sottoposta a un referendum popolare, affinché i cittadini decidano il rimanere o meno dell'Italia all'interno dell'Eurozona". Così elenca le "battaglie che abbiamo combattuto continueremo a combattere in Europa, per l'Italia!". Tra queste c'è anche quella per cui "la Russia è un partner economico e un alleato contro il terrorismo, non un nemico. Il M5s si è battuto e si batte per la cancellazione immediata delle sanzioni alla Russia".
Con Farage l'intesa continua - Grillo ritorna dunque ad abbracciare Farage e il suo Efdd scongiurando, così, l'ipotesi dell'uscita di 17 eurodeputati pentastellati dal gruppo del leader britannico. La riunione dell'Efdd all'Europarlamento, anticipata da una telefonata Grillo-Farage, ha infatti sancito il ritorno alla vecchia alleanza: "Dopo qualche piccolo cambiamento amministrativo, continueremo il nostro lavoro insieme. La campagna di Grillo per un referendum in Italia sull'euro sta acquistando slancio, ho ammirato a lungo il suo lavoro e gli auguro ogni bene" ha detto il fondatore dell'Ukip.
Le condizioni di Farage al M5s per restare nel gruppo - E' stato proprio Nigel Farage a monopolizzare la discussione durante la riunione del gruppo euroscettico, trovatosi a discutere per la prima volt adopo il tentativo, fallito, dei 5 Stelle di lasciare il gruppo. E il leader si è mostrato disponibile a mantenere con sè i 17 grillini ma ad alcune condizioni. A quanto si apprende, Farage ha detto che la delegazione del M5s perderà la vicepresidenza dell'Efdd (di cui oggi è titolare David Borrelli, che è stato il negoziatore principale dell'avvicinamento all'Alde). Inoltre, e questa è forse la condizione più difficile da accettare per Grillo, l'Ukip (il partito indipendentista britannico di Farage) vuole riprendere il controllo dell'attività degli eurodeputati dell'Efdd in alcune Commissioni europarlamentari, togliendo il ruolo di coordinatori del gruppo proprio ai grillini.
I timori dei grillini - Gli eurodeputati del M5s temono, in questo modo, la perdita del coordinamento delle attività del gruppo nelle commissioni europarlamentari Envi (Ambiente) e Libe (la Commissione sulle libertà pubbliche, che si occupa in particolare di diritti civili, giustizia e immigrazione). Proprio su queste posizioni si registrano le maggiori distanze tra i pentastellati e i britannici.
La delegazione "scorretta" - Infine, Farage avrebbe denunciato, senza però fare alcun nome, come "scorretto" il comportamento della delegazione del M5s durante la vicenda del mancato accordo con Alde.
Dell'Orco: "Questa storia serva da lezione" - "Alla fine M5S e Farage rimarranno insieme in #Efdd. Confido che questa storia serva per il futuro; mai fidarsi di establishment. Ora avanti" ha twitttato il deputato grillino Michele Dell'Orco che era tra i contrari all'all'ingresso nell'Alde.
Salvini: "Continua la farsa" - Duro il commento alla vicenda da parte di Matteo Salvini: "Continua la farsa 5 stelle, mi spiace per i suoi elettori. Alla faccia del voto popolare online, ecco l'ennesima capriola di Grillo che per salvare soldi, posti e poltrone torna in gruppo con Farage" ha detto il leader della Lega Nord che ha poi aggiunto: "Ai tanti elettori ed eletti 5 stelle che hanno contattato me e la Lega in queste ore assicuro che simili voltafaccia ed incoerenze su temi cosi importanti come euro e immigrazione noi non li avremo e non li permetteremo. Per loro le porte sempre aperte".
Schifani: "Il voto degli attivisti non vale più?" - Tra i commenti politici per l'Eurosvolta con retromarcia di Grillo si registra anche quello di Renato Schifani: "Come mai Grillo e Casaleggio per tornare da Farange non hanno indetto votazioni on line aperte alla base del Movimento? Come mai una decisione così importante non è stata condivisa con gli strumenti della democrazia diretta? E come mai il voto di 40mila attivisti che solo ieri si sono espressi per allontanarsi da Farange, oggi non vale più nulla?" ha dichiarato l'onorevole di Forza Italia.
Bonafè: "La tragicommedia dei grillini" - Non usa parole dolci nemmeno Simona Bonafè, europarlamentare del Pd che su Twitter ha scritto: "Matrimonio d'interesse naufragato, Grillo torna dal vecchio amore. Non è una telenovela ma la tragicommedia dei grillini in Europa".