MOTIVI ANCORA DA CHIARIRE

Roma, sfregia sacerdote dentro basilica: fermato pregiudicato

Si tratta di un pregiudicato di Frosinone, il movente dell'agguato resta da chiarire. Grave il sacrestano ferito al volto

E' entrato nella basilica di Santa Maria Maggiore, al centro di Roma, e ha aggredito con un coccio di bottiglia il sacerdote e il sacrestano, ferendoli al volto. L'uomo, un pregiudicato di 42 anni di Frosinone, è stato bloccato da una pattuglia dei carabinieri della compagnia piazza Dante in servizio di vigilanza all'esterno della chiesa. Ancora da chiarire i motivi del gesto. Il più grave è il sacrestano trasportato in ospedale in codice rosso.

Il sacrestano, padre Angelo Gaeta, è stato sfregiato al volto, con una profonda ferita dallo zigomo al mento, ed è stato trasportato in codice rosso all'Umberto I. Il sacerdote, padre Adolfo Ralf, superiore dei frati dell'Immacolata, è stato invece ferito in modo lieve, anche lui al volto, con lo stesso coccio di vetro.

Il responsabile del gesto, Renzo Cerro, 42 anni, di Roccasecca, in provincia di Frosinone, è andato dritto in sacrestia mirando ai due sacerdoti, secondo i testimoni. Avrebbe farfugliato qualcosa, frasi come "sono incompreso", e dopo averli sfregiati è scappato all'esterno cercando di dileguarsi nelle strade vicine. La sua fuga, però, è durata poco. E' stato bloccato da una pattuglia dei carabinieri della compagnia piazza Dante in servizio di vigilanza all'esterno della basilica, considerata uno degli obiettivi sensibili della capitale. Alla vista dei carabinieri, l'uomo ha anche tentato di disfarsi del coccio di bottiglia buttandolo a terra, ma è stato bloccato e portato in caserma.

Ancora da chiarire i motivi del gesto e se Cerro conoscesse personalmente i due sacerdoti, ma si ipotizza che possa soffrire di problemi psichici. Sembra che frequentasse ambienti ecclesiastici per ricevere aiuto. Le indagini proseguono per chiarire meglio tutti gli aspetti della vicenda.