"Il rischio attentati c'è, E anche l'Italia avrà il suo prezzo da pagare". Lo afferma il capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli, che aggiunge: "Questo, però, non deve toglierci la nostra libertà". "Il terrorismo liquido come è quello attuale, dove l' innesto non è fatto rispetto a cellule dormienti, ma è rivolto a una pletora di soggetti che devono compiere un assalto, non è da sottovalutare", spiega ancora Gabrielli.
In una intervista a il Giornale, il capo della polizia precisa con franchezza: "Non c'è una ricetta, però sottovalutare la minaccia, oggi, è un errore gravissimo. Lo dico in maniera molto cruda: anche noi un prezzo lo dovremo pagare. Ci auguriamo sia quanto più contenuto possibile. Noi dentro a quella minaccia ci siamo".
"La cittadinanza, di contro, deve comprendere che deve continuare a vivere normalmente, altrimenti i terroristi avrebbero già vinto togliendoci la libertà. Per quanto ci riguarda, non si devono sottovalutare eventuali segnali, ma nemmeno amplificarli in maniera abnorme. Intelligence e controllo del territorio sono i due pilastri con i quali si costruisce il sistema della sicurezza nel nostro Paese", afferma ancora.
Presto nuovi agenti - "Faremo anche un concorso per l'assunzione di mille agenti, più avanti, forse un altro - conclude il prefetto -. Abbiamo un rapporto ottimo con le forze di polizia internazionali e collaboriamo attivamente".