San Lazzaro di Padova è piombato nel buio di un grave scandalo sessuale. Don Andrea Contin, il parroco della chiesa cittadina, è indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione ai danni di alcune sue parrocchiane, con le quali avrebbe intrattenuto relazioni carnali. L'inchiesta è nata dalla denuncia di una sua ex amante e si è poi allargata grazie alla testimonianza di sette donne.
"Mi ha minacciata con un coltello" - Come riporta Il Mattino di Padova, a denunciare per prima la condotta del prete è stata una 48enne madre di famiglia, che il 6 dicembre si è rivolta ai carabinieri. "Avevo una storia d'amore con lui dal 2012, ma con gli anni è diventata violenta. Mi ha anche minacciata con un coltello", ha dichiarato la donna. "Non ero in cerca di uomini - ha aggiunto - avevo una vita normale, un figlio ed ero impegnata in parrocchia solo per volontariato. E' stato lui a farmi pressioni". La donna ha poi raccontato di essere stata indotta a fare sesso con altri uomini. L'ipotesi della Procura è che il prete offrisse queste prestazioni a pagamento.
Video hard catalogati con i nomi dei Papi - Gli incontri sessuali e le orge, raccontano anche altre donne sedotte da don Andrea, avvenivano "a qualunque ora del giorno e della notte". Sembra che in canonica fosse stata predisposta una "camera del sesso", provvista di vibratori, fruste e altri oggetti sadomaso. Le "performance" venivano filmate dal sacerdote, che poi catalogava i video apponendovi etichette con i nomi dei Papi. I "clienti" sarebbero stati adescati anche sul web, attraverso siti di scambismo e simili.
La fuga in Croazia - Secondo gli inquirenti, don Andrea Contin sarebbe fuggito in Croazia subito dopo lo scoppio dello scandalo. Nel Paese balcanico il prete avrebbe infatti "un appoggio o comunque punti di riferimento", come hanno evidenziato diversi abitanti di San Lazzaro. Anche Il sindaco di Campo San Martino, Paolo Tonin, ha confermato questa pista: "La famiglia di don Andrea va spesso in vacanza nell'ex Jugoslavia".
L'agenda a luci rosse - Come riporta il Corriere, gli investigatori hanno inoltre scoperto un'agenda sulla quale il parroco annotava nominativi di donne. Dagli interrogatori delle forze dell'ordine è emerso che alcune "amanti" erano inconsapevoli del giro creato da don Andrea. In altre parole, pensavano di essere le uniche. Le indagini hanno poi evidenziato un elemento comune alle diverse relazioni: l'avvicinamento alle donne da parte del prete avveniva sempre in un momento di crisi matrimoniale o di debolezza. Una situazione nota anche alla Curia, che aveva avviato un'indagine interna.