CYBERINTRUSIONI

Hacker russi, 007 Usa hanno ottenuto prove dopo voto di novembre

Il direttore della National Intelligence: ""Gli hackeraggi russi non hanno comunque cambiato l'esito delle elezioni"

L'intelligence americana ha ottenuto dopo le elezioni di novembre quelle che considera prove attendibili che la Russia abbia fornito a Wikileaks, attraverso una terza parte, materiale hackerato. Già mesi prima le autorità americane avevano affermato con una certa sicurezza che vi fossero gli 007 russi dietro le cyberintrusioni, ma ciò su cui non avevano prove era se Mosca avesse manovrato anche la diffusione di tali informazioni.

In audizione davanti al Senato Usa, però, James Clapper, direttore della National Intelligence (la struttura di raccordo tra tutte le agenzie di intelligence americane) ha sostenuto che, anche se "Mosca rimane una minaccia", gli hackeraggi russi "non hanno cambiato l'esito delle elezioni presidenziali americane". Clapper ha aggiunto che i suoi uomini hanno consegnato a Barack Obama un dettagliato rapporto sulle ingerenze russe e straniere nelle elezioni, mentre il presidente eletto Donald Trump ne sarà informato venerdì.

I media Usa: Trump ha un piano di cambiamenti per le agenzie di intelligence - Trump ha comunque già ridimensionato la richiesta del presidente Barack Obama di condurre un'inchiesta a riguardo. Non solo: il presidente eletto e i suoi principali collaboratori stanno lavorando a un piano per ristrutturare i vertici dell'intelligence americana, apportando cambiamenti in particolare all'ufficio del direttore della National Intelligence e alla Cia. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando fonti informate. Trump ritiene che lo stesso ufficio stia tentando di sminuire la sua vittoria sostenendo la tesi delle intrusioni degli hacker russi.