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L'attività economica dell'Italia

Rallenta l'indice Pmi composito a causa della frenata del settore terziario, mentre l'Eurozona prosegue la sua risalita

L'attività economica dell'Eurozona prosegue la sua risalita, con Germania e Francia che registrano livelli oltre le attese per quanto riguarda soprattutto il settore dei servizi mentre l'Italia – che tuttavia rallenta nell'indice composito per via del terziario – a dicembre ha registrato un'espansione del manifatturiero, a 53,2 punti (consolidandosi sopra la soglia dei 50 punti, che separa crescita e contrazione).

Non a caso l’indicatore anticipatore dell’attività economica, così come riportava l'ultima nota sull'andamento dell'economia italiana dell'Istat, registra una ripresa, “delineando una prospettiva positiva del ritmo di crescita dell'economia nei prossimi mesi” anche grazie al trend del settore manifatturiero.

In questo segmento, infatti, si è registrato sia un aumento degli ordinativi a ottobre (+0,9% rispetto al mese precedente) sia un miglioramento della fiducia a dicembre. E a ciò si aggiunga che allo stesso modo per i consumatori si è evidenziato un miglioramento della fiducia nell'ultimo mese del 2016.

In generale c'è da dire che l'economia italiana, pur in un contesto ancora difficile, ha mostrato dei segnali importanti di risalita. Il numero delle imprese – secondo le stime Cerved – è ricominciato a risalire dopo cinque anni di cali.

Ancora il 2014 – anno che mostrò le prime luci – chiudeva in negativo il saldo delle imprese, un andamento al ribasso cominciato nel 2008, con l'inizio della crisi. In compenso tornava a crescere la capacità di sopravvivenza delle nuove imprese: di quelle nate un anno prima, alla fine del 2014, erano in attività il 76,8%, con picchi proprio nell'industria.

Nel 2015, invece, l’indice generale della produzione industriale è aumento dell’1,8% (in termini di dati grezzi), dopo un lungo periodo in flessione, in pratica un triennio di variazioni negative. A ottobre 2016 la produzione ha segnato una variazione nulla rispetto al mese precedente, ma nella media del trimestre agosto-ottobre è aumentata dell’1,6%.

L’andamento del fatturato dell’industria, poi, conferma il trend positivo del settore manifatturiero. Nello stesso mese ha segnato +0,8%, mentre nel trimestre agosto-ottobre +2,3% (+2,1% per il fatturato interno e +2,6% per quello estero) rispetto ai tre mesi precedenti.

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