Processo Maugeri, Formigoni condannato a 6 anni per corruzione
L'ex governatore: "Sono amareggiato, impugnerò la sentenza". Per lui anche l'interdizione per 6 anni dai pubblici uffici
L'ex governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni è stato condannato a sei anni di carcere nel processo sul caso Maugeri e San Raffaele. I giudici dalla decima sezione penale del Tribunale di Milano hanno condannato l'ex numero uno del Pirellone per corruzione mentre hanno fatto cadere l'accusa di associazione a delinquere. Decisa anche l'interdizione per sei anni dai pubblici uffici. Formigoni: "Amareggiato, sentenza ingiusta".
L'ex governatore: "Impugnerò la sentenza" - "Ritengo ingiusta la sentenza e la impugnerò, convinto che la mia piena innocenza sarà alfine riconosciuta", dice l'ex governatore. "Sono amareggiato ma sereno, una volta di più consapevole dell'assoluta correttezza del mio operato in tutti i lunghi anni di presidenza di Regione Lombardia perché mai, in nessun modo e in nessuna occasione, ho lasciato che interessi personali influissero sulle scelte di governo della cosa pubblica".
Confiscati 6,6 milioni di euro a Formigoni - A carico di Formigoni il tribunale di Milano ha poi disposto la confisca di circa 6,6 milioni di euro, tra quadri, quote di proprietà di sette abitazioni (da San Remo a Lecco, fino ad Arzachena), due box, un terreno, un ufficio e un "negozio" a Lecco, oltre a tre auto e conti correnti. Confiscata anche la quota del 50% di proprietà di una villa in Sardegna il cui acquisto era stato uno dei punti al centro dell'inchiesta. I giudici hanno deciso il trasferimento di quelle quote in capo allo storico amico di Formigoni, Alberto Perego, assolto.
Nel complesso, i magistrati hanno disposto confische per 70 milioni di euro: oltre che a carico di Formigoni, anche di Daccò, Simone, Passerino e Farina: la stessa cifra che i pm contestavano come uscita, attraverso false consulenze, dalle casse della Maugeri (61 milioni) e del San Raffaele (9 milioni), soldi in parte serviti, secondo l'accusa, per corrompere l'ex governatore.
Daccò condannato a 9 anni e 2 mesi - I giudici hanno condannato anche i presunti collettori delle tangenti: il faccendiere Pierangelo Daccò a 9 anni e due mesi e l'ex assessore regionale Antonio Simone a 8 anni e 8 mesi. Condannati anche l'ex direttore amministrativo della Maugeri, Costantino Passerino, a 7 anni, e l'imprenditore Carlo Farina, a 3 anni e 4 mesi. Il tribunale di Milano ha inoltre condannato Formigoni in solido con Daccò e Simone a versare una provvisionale complessiva alla Regione Lombardia di 3 milioni di euro.
Assolti 5 imputati - Assolti invece l'ex dg della Sanità lombarda in Regione Carlo Lucchina, l'ex segretario generale del Pirellone Nicola Maria Sanese, lo storico amico dell'ex governatore nei memores domini Alberto Perego, l'ex dirigente regionale Alessandra Massei e Carla Vites, l'ex moglie di Antonio Simone.
Maroni: "Prendo atto della vicenda, punto" - "Non ho commenti da fare. Prendo atto di questa vicenda. Punto". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha commentato la condanna del suo predecessore.
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