"Mi sono iscritto a un'associazione che accompagna malati terminali o non più curabili ad una morte assistita, quando le sofferenze quotidiane causate dalla malattia in termini di dolori sono troppo intense, invalidanti, persistenti e resistenti". E' impossibile la vita di Marco Fallini, 33enne della provincia di Sondrio, che confessa la sua situazione su Facebook, lanciando un drammatico appello attraverso la condivisione della sua cartella clinica sulla malattia rara che lo affligge da sei anni. "Vivo da tempo come in quarantena, questa patologia mi sta paralizzando, magari sui social troverò chi può aiutarmi nelle cure", aggiunge.
"Più persone condivideranno, più alta sarà la possibilità di trovare una soluzione - scrive Fallini nel suo lungo appello su Facebook. - Questa è l’ultima spiaggia".
Le diagnosi che sono arrivate dopo anni di esami dopo la comparsa dei sintomi non lasciano scampo: il 33enne è afflitto di spondiloentesoartrite psoriasica e impingement femoro acetabolare con dolore cronico. Nulla finora possono le terapie e gli antidolorifici.
L'ultima speranza resta, dunque, Facebook. "Mi sono imbattuto nella storia di un ragazzo - scrive ancora Fallini, - che aveva una problematica definita irrisolvibile da alcuni medici, che ha trovato aiuto e risoluzione proprio grazie a un post sui social. Mi son detto che, se c’è una strada che non ho ancora tentato, è questa, rendere pubblica la mia storia, lanciare un appello. Più persone condivideranno, più alta sarà la possibilità di trovare una soluzione".