Strage a Tultepec, in Messico, dove una violenta esplosione ha distrutto il più famoso mercato di fuochi artificiali del Paese. Il bilancio parla di almeno 36 vittime, 72 feriti e decine di dispersi, forse un centinaio, tra cui donne e bambini. Del mercato, composto da circa 300 locali, non rimane quasi nulla: molti dei negozi sono esplosi, come se ci fosse stato un bombardamento, precisano i media locali.
Nel tracciare un primo bilancio della tragedia, il governatore dello Stato del Messico, Eruviel Avila, ha precisato che delle 36 vittime, 26 sono decedute sul luogo della sciagura e le altre tre dopo essere state ricoverate. Tra i 72 feriti ci sono dieci minorenni e 25 donne; tre dei bambini ricoverati hanno riportato bruciature nel 70% del corpo. Per ora non si conoscono le cause della tragedia, sulle quali sta indagando la procura.
Dalle fiamme divampate dopo le esplosioni si è alzata una colonna di fumo alta due chilometri, mentre sul posto intervenivano i pompieri e la protezione civile, oltre che gli uomini dell'esercito, la marina e la polizia, sia per spegnere gli incendi sia per portare aiuto ai feriti. E d'altro lato, per ore e ore i soccorritori hanno cercato superstiti sotto le macerie.
La produzione del materiale pirotecnico e il suo mercato sono il fulcro dell'economia di Tultepec. Le vendite previste in questi giorni, per le festività di Natale e per la fine dell'anno, erano pari a circa 100 tonnellate di fuochi d'artificio. Il 12 dicembre - giorno della vergine della Guadalupe, principale festa religiosa del Paese - il presidente del mercato, German Galicia, aveva garantito sulle condizionidella sicurezza del posto. In passato, 'San Pablito' era già stato scenario di sciagure: nel settembre del 2006 un incendio aveva distrutto la parte più antica del mercato, e qualche mese più tardi c'erano state altre esplosioni, senza vittime.