IN AULA STRISCIONI M5S

Tav, ok definitivo della Camera all'accordo tra Italia e Francia

La Camera approva l'accordo per l'opera. Forti contestazioni dal parte del Movimento 5 Stelle

C'è il via libera definitivo dell'Aula della Camera alla ratifica del trattato Italia-Francia sulla Tav. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 285 voti a favore, 103 contrari (M5s e Sel) e tre astenuti. Al voto finale i deputati M5s hanno esposto striscioni con la scritta "No Tav" e la presidente della Camera Laura Boldrini ha chiesto l'intervento dei commessi per rimuoverli.

La reazione del Movimento Cinque Stelle - Secondo il Movimento 5 Stelle questo è un "voto che ratifica un accordo scandaloso, che fa spendere almeno due miliardi e mezzo di euro di soldi pubblici, e che sventra una valle, prosciuga i corsi d'acqua, sparge polvere di amianto su tutto il territorio. Ecco cos'è l'accordo Italia Francia sul Tav". A dirlo in Aula a chiare lettere è la deputata Maria Edera Spadoni.

"La fine di un iter anche troppo lungo" - Per Paolo Foietta, commissario di governo e presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione, "la sfida ai pregiudizi, alle informazioni false e infondate, ai procurati allarmi che hanno caratterizzato anche in queste ore i rumorosi interventi degli oppositori, da domani prosegue e si rafforza". "E' una pagina importante per la storia del nostro Paese", afferma Stefano Esposito, senatore del Pd, da sempre un ultrà del supertreno. Ed è "la fine di un iter anche troppo lungo", osserva il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, riferendosi al fatto che di Tav in Valle di Susa si discute dal 1991. "Il nostro voto è stato a favore", commenta Stefano Allasia, deputato della Lega, "perché noi, a differenza del M5S, non siamo nemici della modernità e dello sviluppo".

Il progetto - Il progetto contempla lo scavo del tunnel sotto il Moncenisio, tra Susa e Saint Jean de Maurienne, lungo 57,5 chilometri. L'avvio dei cantieri è previsto per il 2018. Il costo di 8,6 miliardi è a carico dell'Ue per il 40%. L'Italia dovrebbe spendere fra i 2,5 e i 2,9 miliardi. La scommessa è sostituire la storica galleria del Frejus, tagliando il percorso e accorciando i tempi al punto che per raggiungere Lione da Torino si impiegheranno un'ora e 47 minuti anziché 3 ore e 43. Esultano i sostenitori della Tav anche perché il voto dell'Assemblè Nationale, il prossimo 22 dicembre, si profila come una formalità. La società italo-francese Telt, incaricata di realizzare e di gestire l'opera, parla di "momento storico".