L'affascinante Tangeri si trova a pochi chilometri dalla Spagna tra il mare e la montagna, nel luogo dove il Mediterraneo si unisce all'Atlantico. Sentori d'Africa e d'Europa: Matisse chiamava Tangeri "il paradiso del pittore", mentre Paul Bowles la definiva "la città dei sogni". Un'atmosfera unica, una commistione di generi e di culture che a pochi eguali al mondo.
La storia di Tangeri è antichissima e risale ai fenici e ai cartaginesi. Fu romana, quindi araba e contesa più tardi dalle potenze europee, che ne ambivano il possesso per la posizione assolutamente strategica. Nel 1925 la città diventa zona internazionale sotto la sovranità del re del Marocco, cui oggi appartiene pienamente, pur conservando la sua tradizione cosmopolita.
Il grande Suq - Il luogo più cool della città è certamente il grande Suq, una piazza circondata dall’ex residenza del Mendoub (fiduciario del Sultano) e dal suo parco. Il luogo più frequentato dagli artisti è invece il piccolo Suq che ha visto sostare Paul Bowles, Jean Genet, Paul Morand, Pasolini Saint Saens. Ma per conoscere Tangeri bisogna avventurarsi nella Qasba, l’antica fortezza che domina la città. E’ un quartiere di antichi palazzi e straordinarie dimore, come il Palazzo del Sultano che oggi è un museo dedicato alle arti marocchine. Il palazzo Dar Chorfa ospita invece l’interessante Museo dell’archeologia. Consigliabile una sosta al Cafè du Detroit da cui si gode una vista mozzafiato che si gode sullo Stretto. Nella zona sud si trova il museo della vecchia legazione degli Stati Uniti. L’edificio custodisce diversi dipinti e un’intera sala dedicata allo scrittore americano Paul Bowles. Dalla medina si esce passando per la piazza del Grande Socco, un luogo animatissimo di sera, che segna il passaggio verso la città nuova.
Un tè per il Rolling Stones - I Rolling Stones, ma anche i Beatles e Bob Marley (sembra) abbiamo sostato per un tè al Cafè Hafa: dalla sua terrazza si vedono il Mediterraneo e l’Atlantico. Non lontano da Tangeri si trova il castello di Malabata, dal severo aspetto medievale anche se di costruzione più recente. Affacciate sull’Atlantico si trovano le grotte di Ercole, in cui il personaggio mitologico si riposò dopo le dodici fatiche. Il mare quindi, che a Tangeri offre numerose attrattive: immersioni subacquee, wundsurf, sci d’acqua, surf e altri sport sono praticati nelle spiagge dei dintorni della città, dove c’è un attivissimo Yacht club e un parco acquatico per i più giovani.
Cultura e festival - Ma Tangeri non smentisce il suo essere alla moda da un secolo almeno: da parecchi anni al Festival del Jazz (Tanjazz) si esibiscono i più grandi talenti del mondo; il festival Le Notti del Mediterraneo offre invece un panorama curioso e affascinante sulla musica mondiale, sia tradizionale che contemporanea. Ma c’è anche il Festival Internazionale di Teatro Amatoriale (a maggio), durante il quale si incontrano e si scambiano le proprie esperienze giovani attori provenienti da tutto il mondo. Il suo porto importantissimo per i traffici internazionali sarà presto rinnovato su progetto dell’archistar Jean Nouvel: si chiamerà TangerMed.
Due città da visitare - Nei dintorni di tangeri da visitare Larache, dalla Casbah dai vicoli tortuosi e caratteristici, un mix di architettura araba e andalusa. C’è poi la splendida Asilah cone le sue case bianche ornate da un azzurro luminoso e da un verde pastello: molte dimore sono affrescate all’esterno da murales, che artisti provenienti da tutto il mondo dipingono per abbellire la città. E’ famosa anche per i suoi ristoranti, in cui si gustano deliziosi piatti di pesce.
Per maggiori informazioni: www.visitmorocco.com