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Mauritius: mille opportunità sensoriali a tavola

“Il mondo è piatto”: un viaggio tra i sapori per conoscere i migliori chef nei resort più esclusivi

Il bello di Mauritius sta nelle centinaia di opportunità sensoriali che l’isola propone attraverso i diversi ristoranti su tutta l’isola. Cuochi che lavorano nelle cucine di magnifici resort, connubio tra classe, alta cucina e location da sogno, resi celebri da chef provenienti da tutto il mondo, ognuno con un background diverso con cui diversificare i propri piatti.

Il Trou aux Biches Resort sarebbe un sogno anche senza il ristorante, ma lo chef italiano Lorenzo Buti lo rende ancora più esclusivo: usa il più fresco pescato preparato secondo ricette locali in riva al mare. Dopo avervi portato nella cucina del cuoco Fabio de Poli, il critico enogastronomico Giovanni Angelucci intervista il giovane Buti all’interno di un’insolita cornice: è in spiaggia che viene realizzata la ricetta tipica della cucina dell’isola, gamberoni locali e red snapper speziati alla mauritiana.

L’austriaco Willi Reinbacher è invece l’executive chef del Shanti Maurice, dove utilizza erbe aromatiche e verdure coltivate nella tenuta per offrire piatti sostenibili e stagionali. All’interno del Royal Palm lavora lo chef francese Michel de Matteis con la sua cucina internazionale dall’inconfondibile tocco d’oltralpe, nell’Hotel Le Cannonier lo chef mauritiano Mooroogun Coopen è l’unico nel paese a deliziare con la cucina molecolare, e ancora Dominique Arsenius, chef indigeno di origini canadesi, che lavora come chef esecutivo del ristorante La Clef des Champs.

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