"Dovremmo dire alla Cina che non vogliamo ci restituiscano il drone che hanno rubato. Se lo tengano!". Lo ha scritto su Twitter il presidente eletto americano Donald Trump, tornando a commentare l'episodio che ha visto coinvolti Washington e Pechino con il sequestro da parte delle autorità cinesi di un drone americano utilizzato dalla marina Usa per monitorare le acque internazionali del Mar cinese meridionale.
La tensione tra Cina e Stati Uniti era rimasta alta per quasi 24 ore, tra accuse e recriminazioni, prima della comunicazione da parte del Pentagono sul raggiungimento di un accordo per la restituzione.
Pechino aveva fatto pervenire a Washington un chiaro e deciso 'segnale', affermando in una nota del ministero della Difesa che il drone americano era stato sequestrato per garantire "una navigazione sicura alle navi in transito", e precisando che verrà riconsegnato agli Usa attraverso le "appropriate modalità", senza fornire dettagli su tempi e modi.
Ad agitare le acque anche l'intervento del presidente eletto, Donald Trump, che alla notizia del sequestro ha tuonato su Twitter definendo il comportamento delle autorità cinesi "senza precedenti". In realtà il suo messaggio è stato notato anche per un errore di ortografia in una prima versione poi corretta, dove invece di "unprecedented" Trump aveva scritto "unpresidented" (suscitando l'ironia di chi, sul web, ha visto nell'errore un "lapsus freudiano"). L'intervento del tycoon è comunque stato considerato da alcuni poco ortodosso: è infatti inusuale per un presidente eletto prendere posizione su questioni internazionali mentre un altro presidente è ancora operativo.